Mason Storm (Steven Seagal) è un onesto agente di polizia di Los Angeles che sta per incastrare il corrotto senatore Trent (William Sadler) per associazione mafiosa. La sua scoperta viene però intercettata e i criminali irrompono in casa di Mason, uccidendo la moglie Felicia (Bonnie Burroghs) e ferendo il figlio Sonny (Zachary Rosencratz). Dopo sette anni in coma, Storm cercherà vendetta.

Dopo il successo di Nico (1988), Steven Seagal torna come protagonista in Duro da uccidere, dando il via a una serie di film molto simili, pronti a cavalcare la fama dell'attore campione di arti marziali. Come in tutti i suoi lungometraggi, o quasi, il meccanismo dell'action-thriller è seguito alla lettera senza rischiare nulla, ma in questo caso alla regia c'è un discreto mestierante come Bruce Malmuth, regista de I falchi della notte (1981), che sa come gestire la narrazione e i rapporti tra i personaggi, riuscendo a suo modo a creare tensione e a dare un velo di cinismo alla sua pellicola.