Un professore di filosofia (Edward Norton) torna in Oklahoma convinto che suo fratello gemello (Edward Norton) sia morto. Quest'ultimo, un grossista di marijuana, è invece vivo e ha architettato tutto quanto per portare a termine un losco traffico e avere un alibi a disposizione. Scritto dallo stesso Tim Blake Nelson, più noto come attore che come regista (compare anche di fronte alla macchina da presa nei panni di Bolger), un film senza capo né coda, esilissimo nella base narrativa e altrettanto fragile per quanto riguarda la messinscena. Incapace di portare avanti qualsiasi riflessione degna di nota, Nelson si prende anche sul serio e cita persino Heidegger (!) senza alcun motivo valido. Grossolano in tutto e per tutto, è vittima anche di una performance sopra le righe e gigionesca di Norton (che figura anche tra i produttori) in un dimenticabile doppio ruolo. Il (sacrilego) titolo originale fa riferimento a Foglie d'erba di Walt Whitman.