La frusta e il corpo
1963
Paesi
Italia, Francia
Generi
Thriller, Horror
Durata
91 min.
Formato
Colore
Regista
Mario Bava
Attori
Daliah Lavi
Christopher Lee
Tony Kendall
Ida Galli
Harriet Medin
Gustavo De Nardo
Luciano Pigozzi
Il sadico barone Kurt Menliff (Christopher Lee) torna al castello di famiglia e ritrova l'amante Nevenka (Daliah Lavi), ora moglie del fratello Cristiano (Tony Kendall). Il rinnovato e perverso rapporto tra i due è interrotto dall'improvviso assassinio del barone per mano di un killer ignoto, ma l'onirica presenza dell'uomo continuerà a tormentare Nevenka. Tenebrosa ed elegante commistione fra thriller e horror, immersa in un'atmosfera opprimente e orchestrata da Mario Bava con sapiente dosaggio del ritmo e della suspense, nonostante la semplicità del soggetto e una trama scarna. L'ambientazione, tipicamente gotica, di un castello in odore di maledizione fa da teatro alle ossessioni e alle perversioni masochistiche di Nevenka, magneticamente attratta e al contempo terrorizzata dal nero carisma dell'amante Kurt (un ottimo e glaciale Christopher Lee). Su una struttura fatta di enigmi, Bava inserisce numerose e suggestive sequenze oniriche (le inquietanti apparizioni notturne), rappresentazioni della progressiva perdita di contatto con la realtà da parte della protagonista e della sua discesa nella follia (come ben sottolinea la fotografia di Ubaldo Terzano, in cui le profonde tinte scure sembrano ammantare e inghiottire i tratti di colore e la luce). Pellicola che non eguaglia il fascino visionario de La maschera del demonio (diretto dal regista nel 1960), ma che osa nel rappresentare, in maniera non esplicita ma ugualmente morbosa, una sessualità celata e repressa, argomento non consueto nel cinema dell'epoca. Sceneggiatura di Ernesto Gastaldi, Ugo Guerra e Luciano Martino; firmato da Bava con lo pseudonimo di John M. Old. Musiche di Carlo Rustichelli.
Maximal Interjector
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