Un anello magico trasforma il giovane Wilby Daniels (Tommy Kirk) in Geremia, un cane identico a quello della sua vicina di casa. Dopo diverse difficoltà, grazie all'aiuto del professor Plumcutt (Cecil Kellaway) scopre che l'unico modo per liberarsi dall'incantesimo è dimostrare di essere un eroe. Tratto dall'omonimo romanzo dello stesso creatore di Bambi, la vita di un capriolo, Felix Salten, Geremia, cane e spia rientra in quelle commedie per famiglie che hanno trasformato la leggerezza in evanescenza, sprecando anche un'idea di base tutt'altro che malvagia. Il buonismo dilagante nel film di Charles Barton è infatti solo uno dei diversi buchi nell'acqua fatti dal regista, che prova a dare tinte fantasy alla pellicola senza riuscirci: basti pensare alla ridicola prima metamorfosi del ragazzo in cane.