Hitchcock/Truffaut
Hitchcock/Truffaut
2015
Paesi
Francia, Usa
Genere
Documentario
Durata
89 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Kent Jones
Nel 1962 un giovane François Truffaut ebbe la straordinaria opportunità di intervistare il suo mito, Alfred Hitchcock, per ben otto giorni: da quella lunga chiacchierata nacque il famoso volume, Il cinema secondo Hitchcock, bibbia di tutti i cinefili e aspiranti registi. Questo documentario ne racconta la potente influenza sul mondo del cinema.
Offrendo un gustoso boccone a tutti gli appassionati cinefili, Kent Jones va a recuperare uno dei libri preferiti degli amanti del grande schermo, raccontandone la genesi e trovando l'occasione, nel frattempo, per celebrare due idoli assoluti della cinepresa con un omaggio sensibile e accorato. Andando a scomodare nomi come David Fincher, Martin Scorsese, Wes Anderson, Peter Bogdanovich, James Gray, Richard Linklater e Olivier Assayas, il documentario costruisce un percorso metacinematografico squisitamente intellettuale, lasciando che i discorsi (dal legame creato tra i due mostri sacri ai commenti sulle opere vere e proprie) divaghino senza mai allontanarsi dal loro fulcro: il cinema stesso. Le fulminee battute hitchcockiane e i ragionamenti più raffinati si intrecciano così in una visione solleticante, forse un po’ autoreferenziale e difficilmente digeribile per i non addetti ai lavori, ma sicuramente stimolante, dalla quale si esce con una gran voglia di continuare a parlare di cinema. Da vedere.
Offrendo un gustoso boccone a tutti gli appassionati cinefili, Kent Jones va a recuperare uno dei libri preferiti degli amanti del grande schermo, raccontandone la genesi e trovando l'occasione, nel frattempo, per celebrare due idoli assoluti della cinepresa con un omaggio sensibile e accorato. Andando a scomodare nomi come David Fincher, Martin Scorsese, Wes Anderson, Peter Bogdanovich, James Gray, Richard Linklater e Olivier Assayas, il documentario costruisce un percorso metacinematografico squisitamente intellettuale, lasciando che i discorsi (dal legame creato tra i due mostri sacri ai commenti sulle opere vere e proprie) divaghino senza mai allontanarsi dal loro fulcro: il cinema stesso. Le fulminee battute hitchcockiane e i ragionamenti più raffinati si intrecciano così in una visione solleticante, forse un po’ autoreferenziale e difficilmente digeribile per i non addetti ai lavori, ma sicuramente stimolante, dalla quale si esce con una gran voglia di continuare a parlare di cinema. Da vedere.
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