Il mio profilo migliore
Celle que vous croyez
2019
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
101 min.
Formato
Colore
Regista
Safy Nebbou
Attori
Juliette Binoche
François Civil
Guillaume Gouix
Nicole Garcia
Charles Berling
Claude Perron

Claire (Juliette Binoche), affascinante cinquantenne con due figli, ha una relazione con un uomo molto più giovane di lei. Alla donna viene l’idea di creare un falso profilo su facebook, fingendosi una ragazza poco più che ventenne. Entrerà in contatto con un ragazzo, amico del suo amante, per il quale inizierà a provare una curiosa attrazione virtuale.

Prendendo spunto da un romanzo di Camille Laurens, il regista Safy Nebbou dirige un melodramma sulla contemporaneità, in cui gli schermi di un computer o di un telefono fungono da riflesso di frustrazioni e inquietudine quotidiane: una storia d’amore virtuale solcata dal tema dell’identità digitale e delle sue conseguenze private e sentimentali. Il mio profilo migliore, nei momenti migliori e più ispirati, si configura così come una riflessione sulla sessualità e sull’apparenza in cui a tenere banco è l’infinita plasmabilità della propria immagine pubblica, talmente malleabile da slabbrare i confini e i contorni della realtà per aderire a un’idea di desiderio e di auto-rappresentazione potenzialmente infinita e dunque doppiamente sfuggente e ambivalente. Claire ha infatti bisogno di sentirsi ancora attraente come un tempo e gioca con la sua identità, chattando con uno sconosciuto e fingendosi ciò che non è. Il film ha un soggetto capace di incuriosire e appassionare, anche se l’interesse verso la pellicola dura soltanto fino a metà, con una seconda parte decisamente più banale e scritta maluccio, in cui vengono a galla tutti i limiti di un prodotto che fatica a reggere la durata di un lungometraggio e che in principio accumula fin troppi flashback, approdando infine a derive eccessivamente predicatorie. Resta come nota indubbiamente positiva l’approfondimento psicologico sul personaggio principale, che sembra quasi autopsicanalizzarsi nelle prime battute, e la performance di un’intensa Juliette Binoche, pienamente credibile e a suo agio anche in questo ruolo. Tra gli altri interpreti da segnalare la più che discreta prova di Nicole Garcia. Presentato al Festival di Berlino 2019 nella sezione Berlinale Special. 

Maximal Interjector
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