Io danzerò
La danseuse
2016
Paesi
Francia, Belgio, Repubblica Ceca
Generi
Drammatico, Biografico
Durata
108 min.
Formato
Colore
Regista
Stéphanie Di Giusto
Attori
Soko
Lily-Rose Depp
Gaspard Ulliel
Mélanie Thierry
François Damiens
Louis-Do de Lencquesaing
Amanda Plummer
Loïe Fuller (Soko), adolescente selvaggia e indomita rimasta orfana di padre, viene sottoposta a un’educazione rigorosa e repressiva ma cova dentro di sé il desiderio bruciante di esibirsi e di esprimere se stessa per tramite della sua arte. A cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, la ragazza, sganciatasi dalle proprie origini, brevetta una danza tutta nuova che edifica una nuova forma di dinamismo, di uso del corpo e di concezione dello spazio.
Merita di essere a tutti gli effetti annoverata tra le icone del Ventesimo secolo, la Loïe Fuller cui la regista Stéphanie Di Giusto, al suo esordio nel lungometraggio, dedica una biografia romanzata d’ambientazione parigina, sposando lo sguardo e l'appassionata prospettiva sul mondo di questa giovane donna cinta da metri di seta e avvolta da luci abbaglianti e cromatismi innovativi. Loïe, inventrice della cosiddetta “serpentine dance”, divenne un simbolo e un monito di emancipazione, creatività e libertà immaginifica per un’intera generazione, e non si fermò di fronte a ostacolo alcuno, tanto da compromettere la propria stessa salute. Una figura iconica e maledetta, ma anche non certo arcinota, della quale il film della Di Giusto propone un biopic dai tratti mitici capace di amplificarne l’utilizzo della fisicità fuori dal comune ma anche la fragilità, le intemperanze, gli squilibri. Interessato com’è, in maniera quasi ossessiva, alla centralità del corpo, dei suoi risvolti e delle sue conseguenze, Io danzerò restituisce la fluidità e l’energica forza cinetica della Fuller, ma a forza di circumnavigarne le gesta e soprattutto i gesti finisce col ripiegarsi su stesso, lavorando spesso inutilmente per accumulo. Ridondate e sfilacciato, ripetitivo e squilibrato, il film ha tuttavia notevoli accensioni e grandi momenti di coinvolgimento sonoro e visivo, un po’ in scia alla personalità umorale e imprendibile della protagonista, interpretata dalla cantante Soko con grande spirito di sacrificio e di abnegazione. Figura chiave della danza contemporanea e sua pioniera ante litteram, la Fuller in vita fu amata da Mallarmé e Lautrec e “scolpita” da Rodin. Lily-Rose interpreta Isadora Duncan.
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