Jodorowsky's Dune
Jodorowsky's Dune
2013
Paesi
Usa, Francia
Genere
Documentario
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Frank Pavich
Attori
Alejandro Jodorowsky
Brontis Jodorowsky
Hans Ruedi Ginger
Chris Moss
Christian Vander
Michel Seydoux
Amanda Lear
Nicolas Winding Refn
Devin Faraci
Diane O'Bannon
Jean-Paul Gibon
Documentario sulla trasposizione del romanzo Dune (1965) di Frank Herbert, progettata a metà degli anni '70 dal regista cileno Alejandro Jodorowsky, ma la cui produzione effettiva non è mai iniziata per motivi di budget.
Il Dune di Alejandro Jodorowsky è considerato da molti "uno dei più grandi film che non hanno mai visto la luce”: un'opera fantascientifica dall'ambizione enorme, in cui vi dovevano essere una colonna sonora originale composta dai Pink Floyd e dai Magma, una scenografia e un design a cui avrebbero dovuto collaborare Hans Ruedi Giger (celebre per aver concepito la creatura di Alien, 1979), Chris Moss e Jean “Moebius” Giraud, effetti speciali curati da Dan O'Bannon, e cast con nomi del calibro di Mick Jagger, David Carradine, Orson Welles, Salvador Dalì, la sua musa Amanda Lear e, come protagonista, il figlio di Jodorowsky, Brontis. Questo mastodontico progetto non è stato concluso perché l'ambizione del regista cileno puntava a cambiare la coscienza collettiva tramite una pellicola visionaria e misteriosa di fantascienza della durata di dodici ore, che per alcuni critici avrebbe potuto superare persino 2001: odissea nello spazio (!) di Stanley Kubrick del 1968. In un'intervista presente nel documentario, il regista danese Nicolas Winding Refn, ammiratore e amico di Jodorowsky, dice che i produttori hanno rifiutato di finanziare Dune perché spaventati dalle conseguenze della sua distribuzione. Tuttavia, le confessioni e gli aneddoti sono divertenti e spingono a riflettere a quanto quest'opera abortita (i cui storyboard, disegnati da Moebius, sono stati animati con la computer graphica) sarebbe potuta essere migliore della versione diretta da David Lynch nel 1984. Complessivamente, un documentario che fa discretamente bene il suo lavoro e che fa venire un bel po' di acquolina in bocca per quello che poteva essere il progetto prima di venire abortito.
Il Dune di Alejandro Jodorowsky è considerato da molti "uno dei più grandi film che non hanno mai visto la luce”: un'opera fantascientifica dall'ambizione enorme, in cui vi dovevano essere una colonna sonora originale composta dai Pink Floyd e dai Magma, una scenografia e un design a cui avrebbero dovuto collaborare Hans Ruedi Giger (celebre per aver concepito la creatura di Alien, 1979), Chris Moss e Jean “Moebius” Giraud, effetti speciali curati da Dan O'Bannon, e cast con nomi del calibro di Mick Jagger, David Carradine, Orson Welles, Salvador Dalì, la sua musa Amanda Lear e, come protagonista, il figlio di Jodorowsky, Brontis. Questo mastodontico progetto non è stato concluso perché l'ambizione del regista cileno puntava a cambiare la coscienza collettiva tramite una pellicola visionaria e misteriosa di fantascienza della durata di dodici ore, che per alcuni critici avrebbe potuto superare persino 2001: odissea nello spazio (!) di Stanley Kubrick del 1968. In un'intervista presente nel documentario, il regista danese Nicolas Winding Refn, ammiratore e amico di Jodorowsky, dice che i produttori hanno rifiutato di finanziare Dune perché spaventati dalle conseguenze della sua distribuzione. Tuttavia, le confessioni e gli aneddoti sono divertenti e spingono a riflettere a quanto quest'opera abortita (i cui storyboard, disegnati da Moebius, sono stati animati con la computer graphica) sarebbe potuta essere migliore della versione diretta da David Lynch nel 1984. Complessivamente, un documentario che fa discretamente bene il suo lavoro e che fa venire un bel po' di acquolina in bocca per quello che poteva essere il progetto prima di venire abortito.
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