The Lego Movie 2
The Lego Movie 2: The Second Part
2019
Paese
Usa
Genere
Animazione
Durata
106 min.
Formato
Colore
Regista
Mike Mitchell
Sono passati cinque anni da quando Emmet, Batman e Wildstyle hanno riportato l’armonia a Bricksburg. Ma ora non è più tutto meraviglioso: i Duplo hanno invaso la città, portando distruzione e caos. Inoltre, sembra che una nuova minaccia stia per incombere dal Sistema Sorellare.
The Lego Movie 2 riprende esattamente da dove The Lego Movie (2014) aveva lasciato, senza dimenticare lo spin off Lego Batman – Il film (2017), citato e incastonato abilmente nella trama. Cercando di evolvere o, quantomeno, di cambiare. Se nel 2014 è stato il rapporto padre-figlio a fare da trait d'union alle divertenti sequenze da slapstick comedy, ora la concentrazione è focalizzata sulla relazione fratello-sorella, come preannunciato dal finale del film precedente. Passato e presente che si incontrano, mondi differenti che cercano un equilibrio per non finire inghiottiti nell'oblio creativo della fine dell'infanzia. Tema abbozzato, come tanti altri (importanza di essere sé stessi, sguardo al futuro, collaborazione) senza che nessuno sia approfondito in maniera davvero esaustiva: questo il limite maggiore di un secondo capitolo che non possiede l'esplosività esilarante del precedente o la profondità dello spin-off, risultando un ibrido in grado di accontentare i fan e i più piccoli, ma che potrebbe anche lasciare indifferente buona parte del pubblico. Discreto intrattenimento comico, con alcune sequenze davvero riuscite, ha nelle citazioni uno dei suoi punti forti, a partire dall’iniziale scenario apocalittico in stile Mad Max, passando per diversi personaggi dall’indubbio effetto comico. Tuttavia, è la sceneggiatura, scritta da Phil Lord e Chris Miller, che alterna momenti piuttosto deboli ad altri più riusciti e appassionanti: un esito altalenante che è un po’ l’emblema dell’intera operazione.
The Lego Movie 2 riprende esattamente da dove The Lego Movie (2014) aveva lasciato, senza dimenticare lo spin off Lego Batman – Il film (2017), citato e incastonato abilmente nella trama. Cercando di evolvere o, quantomeno, di cambiare. Se nel 2014 è stato il rapporto padre-figlio a fare da trait d'union alle divertenti sequenze da slapstick comedy, ora la concentrazione è focalizzata sulla relazione fratello-sorella, come preannunciato dal finale del film precedente. Passato e presente che si incontrano, mondi differenti che cercano un equilibrio per non finire inghiottiti nell'oblio creativo della fine dell'infanzia. Tema abbozzato, come tanti altri (importanza di essere sé stessi, sguardo al futuro, collaborazione) senza che nessuno sia approfondito in maniera davvero esaustiva: questo il limite maggiore di un secondo capitolo che non possiede l'esplosività esilarante del precedente o la profondità dello spin-off, risultando un ibrido in grado di accontentare i fan e i più piccoli, ma che potrebbe anche lasciare indifferente buona parte del pubblico. Discreto intrattenimento comico, con alcune sequenze davvero riuscite, ha nelle citazioni uno dei suoi punti forti, a partire dall’iniziale scenario apocalittico in stile Mad Max, passando per diversi personaggi dall’indubbio effetto comico. Tuttavia, è la sceneggiatura, scritta da Phil Lord e Chris Miller, che alterna momenti piuttosto deboli ad altri più riusciti e appassionanti: un esito altalenante che è un po’ l’emblema dell’intera operazione.
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