Lost River
Lost River
2014
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
95 min.
Formato
Colore
Regista
Ryan Gosling
Attori
Christina Hendricks
Eva Mendes
Saoirse Ronan
Barbara Steele
Una madre sola (Christina Hendricks), insieme a suo figlio maggiore (Iain De Caestecker), cerca disperatamente di guadagnare abbastanza soldi per mantenere la proprietà della casa. La scoperta di una maledizione che grava sulla cittadella porta il ragazzo a indagare insieme alla sua vicina (Saoirse Ronan) su quanto accaduto a Lost River e a cercare di spezzare il maleficio.
Esordio alla regia di Ryan Gosling, questo film è un’accozzaglia di elementi narrativi caotici che non permettono alla trama di prendere una direzione precisa. I sobborghi americani, la gang guidate da folli boriosi e i locali a luci rosse sono ridotti a tessere di mosaico giustapposte che, in fin dei conti, creando un’immagine disomogenea e confusionaria, risultano slegate. Infatti, il quadro irreale che ne deriva è ai limiti dell’accettabile: la fastidiosa regia da videoclip musicale e la scenografia cupa e grottesca (fatta di luci al neon, illuminazione soffusa e ambienti nebulosi) dovrebbero essere funzionali all’evocazione di un senso del perturbante che però sembra non compiersi mai. Il risultato è grossolano e involontariamente macchiettistico: le caratteristiche horror-fantascientifiche non sono sviluppate mentre quelle drammatiche risultano atrofizzate a scapito di intrattenimento e partecipazione che funzionano a stenti.
Esordio alla regia di Ryan Gosling, questo film è un’accozzaglia di elementi narrativi caotici che non permettono alla trama di prendere una direzione precisa. I sobborghi americani, la gang guidate da folli boriosi e i locali a luci rosse sono ridotti a tessere di mosaico giustapposte che, in fin dei conti, creando un’immagine disomogenea e confusionaria, risultano slegate. Infatti, il quadro irreale che ne deriva è ai limiti dell’accettabile: la fastidiosa regia da videoclip musicale e la scenografia cupa e grottesca (fatta di luci al neon, illuminazione soffusa e ambienti nebulosi) dovrebbero essere funzionali all’evocazione di un senso del perturbante che però sembra non compiersi mai. Il risultato è grossolano e involontariamente macchiettistico: le caratteristiche horror-fantascientifiche non sono sviluppate mentre quelle drammatiche risultano atrofizzate a scapito di intrattenimento e partecipazione che funzionano a stenti.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare