Il professore Henry Jarrod (Vincent Price) è particolarmente orgoglioso del suo museo delle cere, nonostante gli incassi non vadano benissimo. Il suo socio (Roy Roberts), però, pensa bene di bruciare l'edificio così da incassare i soldi dell'assicurazione: all'interno, durante l'incendio, c'è anche Jarrod, che riuscirà a salvarsi. L'uomo proseguirà l'attività, ma attraverso metodi decisamente differenti. Primo film in 3D prodotto dalla Warner Bros, La maschera di cera è tratto da un'opera di Charles Belden che aveva già ispirato un'omonima pellicola di Michael Curtiz nel 1933. La versione di André De Toth è ancor più spettacolare e riesce a vivere di luce propria: la tensione si mantiene alta fino alla fine, e la fotografia ha i colori giusti. Certo, dal punto di vista narrativo inventa poco e alcuni passaggi risultano prevedibili, ma gli esiti complessivi sono efficaci, finale compreso. Notevole, in particolare, la sequenza dell'incendio. Grande interpretazione di Vincent Price che, proprio grazie a questa pellicola, inizierà a essere considerato il protagonista perfetto per i film di genere horror: sarà infatti in quasi tutti i lungometraggi degli anni Sessanta firmati da Roger Corman e tratti dalle opere letterarie di Edgar Allan Poe.