Dopo essere fuggiti dal Labirinto, Thomas (Dylan O'Brien) e i suoi compagni dovranno trovare degli indizi sulla potente e misteriosa organizzazione nota come WCKD. Le ricerche li porteranno nella Zona Bruciata, una landa desolata e desertificata piena di ostacoli di ogni tipo. Grazie all'aiuto di alcuni alleati, riusciranno a scoprire gli sconvolgenti piani che la WCKD aveva in serbo per loro.
Secondo capitolo della saga ispirata alla serie letteraria The Maze Runner di James Dashner, vede nuovamente in cabina di regia Wes Ball, già autore del precedente Maze Runner – Il labirinto (2014). Ball, però, gioca unicamente di maniera, vive di rendita di quanto fatto nel precedente lungometraggio (leggermente superiore) e si affida totalmente al romanzo di partenza senza rischiare o inventare alcunché. Troppo poco, anche perché l'intera operazione appare soltanto come un pretesto per poter arrivare a realizzare il prima possibile il capitolo successivo; ne risulta un fiacco intrattenimento per adolescenti senza troppe pretese, privo di mordente o di una verve narrativa degna di tale nome. Si dimentica in fretta.