Dopo il funerale della nonna, il giovane e brillante avvocato Jason Kelly (Zac Efron) accompagna controvoglia l’eccentrico nonno Dick (Robert De Niro) a Boca Raton, Florida. Jason non sa però che Dick ha voglia di divertirsi dopo tanti anni passati ad assistere la moglie malata: la strana coppia passerà da un guaio all’altro lungo il viaggio.
Inqualificabile commediaccia che cavalca l’onda di amenità alla Road Trip (2000) contaminata con la senilità esuberante di prodotti come Last Vegas (2013), Nonno scatenato segna soprattutto il definitivo tramonto di De Niro che, dopo aver preso parte a una serie di titoli francamente imbarazzanti (da Capodanno a New York del 2011 a Lo stagista inaspettato del 2015), decide di esagerare mettendosi in coppia con l’ex teen idol Zac Efron per un viaggio all’insegna dell’ignoranza. Il vecchio Bob non si risparmia nulla, tra scurrilità, macarena e tentativi di approccio con fanciulle disinibite, addolorando con la sua performance bolsa e inutilmente sopra le righe qualunque amante del cinema, mentre Efron, rigido e per nulla intimorito dal confronto con una (ex) star del suo calibro, si limita a rendersi ridicolo. Un involucro vacuo per gag triviali e ragazze discinte, tra droghe prese per sbaglio e notti brave che finiscono in galera, senza una sola trovata e nemmeno coerente nel suo sforzo di essere politicamente scorretto, dato che finisce naturalmente a tarallucci e vino. Un requiem per il talento di un attore che si fatica a credere essere lo stesso di Taxi Driver (1976) e C'era una volta in America (1984): null'altro da aggiungere.