La nostra terra
2014
Paese
Italia
Genere
Commedia
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Giulio Manfredonia
Attori
Iaia Forte
Stefano Accorsi
Sergio Rubini
Maria Rosaria Russo
Debora Caprioglio
Bebo Storti
Tommaso Ragno
Nicola Sansone (Tommaso Ragno) è proprietario di un podere nel Sud Italia che viene confiscato e riassegnato a una cooperativa. I nuovi gestori non riescono però ad avviare l'attività, a causa di boicottaggi e impreparazione, e dal Nord arriva per aiutarli Filippo (Stefano Accorsi), stratega dell'antimafia abituato a stare dietro una scrivania. Ora però dovrà scendere in campo e per lui sarà tutt'altro che semplice.
Abituato a firmare “commedie etiche” come Si può fare (2008), Giulio Manfredonia prosegue sulla stessa strada, dando vita sullo schermo a una storia leggera solo in apparenza che fa nascere, però, più di qualche dubbio sul risultato finale. Vittima di una prima parte buonista e leziosa, La nostra terra fatica eccessivamente a rialzarsi e non riesce più ad acquistare spessore con il passare dei minuti. La rappresentazione del contesto di riferimento (la mafia, la terra, il lavoro come arma per combattere la crisi) è superficiale e la regia ben poco accattivante. Il risultato è poco coraggioso e troppo cauto: Manfredonia avrebbe dovuto spingere maggiormente sull'acceleratore per dare maggior peso a una riflessione che avrebbe potuto dare adito a conseguenze ben più interessanti.
Abituato a firmare “commedie etiche” come Si può fare (2008), Giulio Manfredonia prosegue sulla stessa strada, dando vita sullo schermo a una storia leggera solo in apparenza che fa nascere, però, più di qualche dubbio sul risultato finale. Vittima di una prima parte buonista e leziosa, La nostra terra fatica eccessivamente a rialzarsi e non riesce più ad acquistare spessore con il passare dei minuti. La rappresentazione del contesto di riferimento (la mafia, la terra, il lavoro come arma per combattere la crisi) è superficiale e la regia ben poco accattivante. Il risultato è poco coraggioso e troppo cauto: Manfredonia avrebbe dovuto spingere maggiormente sull'acceleratore per dare maggior peso a una riflessione che avrebbe potuto dare adito a conseguenze ben più interessanti.
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