Dopo aver salvato i suoi amici da uno sciame di api infuriate, ma senza che nessuno se ne sia reso conto, il piccolo Pimpi si allontana dal Bosco dei Cento Acri, convinto di non essere utile alla comunità. Winnie the Pooh e gli altri, preoccupati per la sua assenza, iniziano allora a cercarlo. Come già avvenuto tre anni prima in T come Tigro... e tutti gli amici di Winnie the Pooh, anche in questo caso si cerca una variazione nelle vicende del Bosco dei Cento Acri, spostando l’attenzione dal piccolo orsetto normalmente protagonista a uno dei suoi amici. Qui è il quaderno di disegni di Pimpi l’escamotage trovato per raccontare alcune vicende, anche già note, in cui il piccolo maialino dimostra grande coraggio, imparando (e insegnando agli spettatori) valori importanti dalle sue esperienze. C’è spazio per parlare di maternità, di amicizia e di lealtà, con un ritmo abbastanza fluido e gradevole, senza dimenticare che si tratta di un prodotto rivolto a un pubblico infantile, con il lieto fine dietro l’angolo, come previsto. Tutto un po’ troppo semplice e scontato, ma comunque godibile e i fan di Winnie the Pooh lo apprezzeranno. Le musiche, nonostante l’apporto dei fratelli Sherman, sono tutt’altro che memorabili.