Privilege
Privilege
1967
Paese
Gran Bretagna
Genere
Drammatico
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Peter Watkins
Attori
Paul Jones
Jean Shrimpton
Mark London
William Job
Max Bacon
Jeremy Child
James Cossins
Steven Shorter (Paul Jones) è una pop-star inglese portata al successo dalla coalizione di destra del governo al solo scopo di controllare la protesta giovanile. Vanessa (Jean Shrimpton), una pittrice innamoratasi di lui, cerca di convincerlo a ribellarsi e abbandonare la maschera che indossa. Un film riuscito a metà che però racchiude tutte le caratteristiche stilistiche del cinema di Peter Watkins. Il regista britannico, infatti, si è da sempre dimostrato attento alla tematica sociale, soprattutto indagando le meschine mosse politiche pronte a insinuarsi in qualsiasi canale comunicativo pur di mantenere il controllo sulla popolazione. Questo è proprio il tema portante della pellicola che, soprattutto nelle grandi scene di massa (gli show di Steven), convince sia per lo stile brioso e coinvolgente, sia per la sottile satira rivolta agli spettatori omologati e passivi. Watkins ha provato a mettere in guardia il pubblico su una possibile involuzione sociale, che ai giorni nostri sembra banale e scontata. Però il film zoppica e arranca notevolmente con il passare dei minuti, presentando personaggi e situazioni sempre meno credibili e più superficiali (come la figura di Vanessa) e provando a scuotere lo spettatore con una morale piuttosto facile e meno curata della satira iniziale. Interessante la scelta di optare per Jean Shrimpton (icona della moda di quegli anni) come attrice per accentuare ulteriormente la critica contro i falsi miti e la loro manipolazione politica, ma ciò non basta a lasciare completamente il segno.
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