Kristian Elkjord (Kristoffer Joner) è un geologo la cui vita privata è appesa a un filo: l'ossessione verso il suo lavoro lo ha portato a separarsi dalla moglie Idun (Ane Dahl Torp) e a trascurare i due figli. Quando l'intuito e l'esperienza lo portano a scoprire che Oslo è minacciata da un catastrofico terremoto, Kristian dovrà allertare l'intera città: convincere chi lo circonda dell'imminente catastrofe e salvare la propria famiglia si trasformerà in un'impresa tanto ardua quanto eroica.
Debolissimo disaster movie norvegese, The Quake - Il terremoto del secolo è il sequel di The Wave, realizzato dai medesimi autori ma con un avvicendamento in cabina di regia: al posto di Roar Uthaug, nel frattempo passato a Hollywood per dirigere il modesto Tomb Raider (2018) con Alicia Vikander, troviamo John Andreas Andersen, ma il risultato non si discosta troppo dal precedente capitolo. L’impianto narrativo assembla e giustappone diversi personaggi ma non ne sviluppa a dovere nemmeno uno, fluttuando in maniera volatile e impalpabile dal thriller speleologico al dramma intimista ma concentrandosi soprattutto, com’è facile prevedere, sulle dinamiche delle catastrofe evidenziata dal titolo. Le sembianze del prodotto sono diligenti e appena sufficienti, qua e là si prova ad accennare qualche interrogativo morale tra colpe ataviche e ricadute varie, ma la resa rimane comunque alimentare, anodina e irrimediabilmente grigia come i glaciali e umbratili paesaggi norvegesi, nonostante a un primo sguardo possa sembrare di trovarsi fronte a una variante più “sottile” ed europea di tanti film americani. Come ci informano le didascalie finali, la Norvegia è il paese con l’attività sismica più alta d’Europa e scosse regolari vengono registrate anche nel resto del paese, con i ricercatori pronti a concordare che in futuro toccherà aspettarsi scosse di terremoto ancora più forti (anche se nessuno, purtroppo, può prevedere quando e dove).