L'ingegnere Peter Bowman (David Morse) viene rapito e fatto ostaggio dall'esercito di liberazione di Tecala, in Sudafrica, dove sta lavorando per la costruzione di un'imponente diga a favore della popolazione. A ricevere l'incarico di condurre le trattative per il suo rilascio è Terry Thorne (Russell Crowe), che nel frattempo si innamora della moglie di Peter, Alice (Meg Ryan).
Dal regista di Ufficiale e gentiluomo (1982) e L'avvocato del diavolo (1997), uno scialbo action-drama a sfondo thriller, capace di usare una tecnica ben collaudata per rappresentare temi notori e ormai usurati (il rapimento che scuote la normale ruotine quotidiana; il travagliato e inopportuno sentimento amoroso che complica gli eventi). A salvarsi, solo le discrete interpretazioni del cast; per quanto riguarda il resto, caratterizzazioni inesistenti, una sceneggiatura (firmata da Tony Gilroy, ispirato da un articolo di William Prochnau e da un libro di Thomas Hargrove) che incappa più volte in vicoli ciechi e punti morti, digressioni e sottotrame a rallentare l'efficacia tensiva dello sviluppo, alleggerendo persino la morale dell'intera vicenda. Trascurabile e inconsistente. David Caruso è Dino, Pamela Reed è Janis. Musiche di Danny Elfman.