Rapito
Rapito
2023
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Storico
Durata
125 min.
Formato
Colore
Regista
Marco Bellocchio
Attori
Paolo Pierobon
Barbara Ronchi
Fausto Russo Alesi
Enea Sala
Leonardo Maltese
Filippo Timi
Fabrizio Gifuni
Corrado Invernizzi
Paolo Calabresi
Federica Fracassi


1858. Edgardo Mortara, un bambino ebreo, viene prelevato dallo Stato Pontificio e tolto alla sua famiglia per essere cresciuto come cattolico. Ai genitori, disperati, viene detto che il bambino era stato segretamente battezzato quando aveva solo pochi mesi: secondo le rigide regole della legge papale, il sacramento ricevuto dal neonato gli impone un’educazione cattolica. Trasferito da Bologna a Roma, il bambino sarà allevato secondo i precetti cristiani sotto la custodia di Papa Pio IX (Paolo Pierobon).

Liberamente ispirato a Il caso Mortara, libro di Daniele Scalise, Rapito è un film che prende spunto da un terrificante fatto di cronaca, che Bellocchio ha voluto inquadrare storicamente in maniera molto precisa: alla sceneggiatura, scritta da Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli, con la collaborazione di Edoardo Albinati e Daniela Ceselli, si è anche aggiunta la consulenza storica di Pina Totaro per rendere il tutto più credibile e coerente con come si sono svolti davvero i fatti. Il caso Mortara ha avuto presto una eco mediatica di portata mondiale, come il film racconta, ma a Bellocchio interessa soprattutto il lato più intimo della vicenda, a partire dal nucleo famigliare e dalla complessità dei rapporti tra genitori e figli, spesso raccontata nel corso della sua carriera. Allo stesso modo, però, il film si concentra sul potere della Chiesa e della manipolazione spirituale, argomento anche questo vicino a certi eccessi religiosi che sono stati spesso al centro del cinema del regista classe 1939. Aperto da un incipit subito angoscioso e inquietante, Rapito è un film che gioca più con le ombre che con le luci di una fotografia che trasmette perfettamente l’orrorifica vicenda narrata. Con la consueta eleganza stilistica, Bellocchio dà vita a una pellicola che ha un ritmo straordinario e incessante, capace di tenere alta la tensione dalla prima all’ultima inquadratura. A contribuire al notevole risultato finale, c’è un cast davvero in gran forma (da Barbara Ronchi a Fabrizio Gifuni) dove una menzione speciale può andare a Paolo Pierobon per la sua spietata rappresentazione di Papa Pio IX. Dopo lo splendido Esterno notte, incentrato sul rapimento e la morte di Aldo Moro, Bellocchio torna ancora più indietro nel tempo, con lo stesso approccio attento a rispettare la Storia collettiva e le storie individuali proposte. Presentato in concorso al Festival di Cannes, Rapito è l’ennesimo tassello della filmografia di un autore sempre coerente con sé stesso. Piccola curiosità: nel 2016 il caso Mortara aveva destato anche l'interesse di Steven Spielberg, che aveva annunciato la volontà di girare un film sulla sua storia, prendendo spunto su un libro dell'accademico statunitense David Kertzer.


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