Il signor Oh (Ahn Sung-kee) ha appena perso la moglie, vittima di un cancro. Durante la lunga malattia, si è preso cura di lei con tutte le sue forze, nonostante la sua mente fosse distratta da altri pensieri: il lavoro, in qualità di dirigente di un'azienda di cosmetici, e il fascino di una giovane collega (Kim Gyu-ri) per cui ha iniziato a nutrire dei sentimenti. Amore e morte si mescolano in questa delicata pellicola, firmata dal maestro del cinema sudcoreano Im Kwon-taek. Da sempre acuto osservatore delle dinamiche coniugali, il regista ha realizzato una pellicola profonda e toccante, seppur non sempre calibrata al punto giusto. Alcune dinamiche narrative sanno di già visto e non tutte le sequenze hanno la stessa forza: colpisce il momento del rapporto sessuale tra i due coniugi, mentre è decisamente meno convincente, ad esempio, l'incerta parte conclusiva. L'autore riesce però a non cadere nelle trappole della retorica e il protagonista Ahn Sung-kee è intenso in un ruolo tutt'altro che semplice.