In una piccola pensione di Dublino, la zitella Judith Hearne (Maggie Smith) vive tutta sola dopo la morte della zia (Wendy Hiller). La routine della donna verrà spezzata dal corteggiamento dell'ex emigrato in rovina James Madden (Bob Hoskins), che la crede facoltosa. Tratto dal romanzo Judith Hearne di Brian Moore, l'amaro ritratto di una donna non più giovane travolta e devastata da una società bigotta e maschilista. Il rapporto tra Judith e la religione, vero macigno che ne perseguita la coscienza, è interessante ed è il fulcro del racconto, ma non ci sono altri spunti realmente degni di nota. Nella regia di Clayton c'è troppa maniera e poco coraggio: si poteva azzardare di più, sempre nel pieno rispetto del compassato british-style. Interpreti bravissimi. Musiche di Georges Delerue.