Annoiato dalla sua professione di impiegato in un bingo, il trentacinquenne Eddie Ginley (Albert Finney) decide di cambiare il corso della sua esistenza e di riciclarsi come detective. Il debutto nel lungometraggio di fiction per il britannico Stephen Frears è un discreto patchwork grottesco, noir e satirico, dall'impianto solido e interessante, che finisce per contorcersi un po' su se stesso dal momento in cui diventa esplicito come non sia la trama a essere il focus dell'operazione, bensì lo studio sul personaggio principale. Albert Finney, in impressionante equilibrio tra farsa e pertinenza, offre una delle prove più vibranti, acute e notevoli dell'intero cinema del regista britannico. Inedito in Italia.