Sid e Nancy
Sid and Nancy
1986
Paese
Gran Bretagna
Generi
Biografico, Drammatico
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Alex Cox
Attori
Gary Oldman
Chloe Webb
David Hayman
Andrew Schofield
Xander Berkeley
Courtney Love
Perry Benson
Tony London
Biopic dedicato a una delle coppie-simbolo del punk: Sid Vicious (Gary Oldman), iconico bassista dei Sex Pistols, e la fidanzata americana Nancy Spungen (Chloe Webb), eroinomane, instabile e manipolatrice. Tra Europa e Stati Uniti, nell'arco di due anni si consumerà la loro tragedia.
Non era facile trovare una lettura equilibrata per raccontare due personaggi controversi come Sid e Nancy, tossici, distruttivi e sempre sopra le righe, ma anche simbolici di un'epoca nichilista e trasgressiva per antonomasia come la fine degli anni Settanta, e di un amore tanto morboso quanto sincero e disperato. Alex Cox sceglie una strada lineare (forse troppo), puntando tutto sull'ottima performance degli interpreti: Gary Oldman è un Vicious straordinariamente mimetico e perfetto nel ritrarre la fragilità estrema del bassista britannico, ma anche Chloe Webb se la cava egregiamente. Le poche sequenze oniriche sono visivamente molto riuscite (bellissima la ricostruzione del segmento tratto da La grande truffa del Rock 'n' Roll, di Julian Temple, 1980, in cui Vicious canta la sua versione di My Way di Frank Sinatra), ma in generale il registro non riesce a rendere sia il folle contesto del tempo che le sfaccettature dei suoi protagonisti, finendo spesso per ridurre il tutto a una ridda indiavolata di eccessi e sceneggiate. Il finale felliniano emoziona, tanto da far rimpiangere un approccio più romantico che avrebbe giovato alla pellicola. Piccola parte per una giovane Courtney Love nei panni dell'amica Gretchen.
Non era facile trovare una lettura equilibrata per raccontare due personaggi controversi come Sid e Nancy, tossici, distruttivi e sempre sopra le righe, ma anche simbolici di un'epoca nichilista e trasgressiva per antonomasia come la fine degli anni Settanta, e di un amore tanto morboso quanto sincero e disperato. Alex Cox sceglie una strada lineare (forse troppo), puntando tutto sull'ottima performance degli interpreti: Gary Oldman è un Vicious straordinariamente mimetico e perfetto nel ritrarre la fragilità estrema del bassista britannico, ma anche Chloe Webb se la cava egregiamente. Le poche sequenze oniriche sono visivamente molto riuscite (bellissima la ricostruzione del segmento tratto da La grande truffa del Rock 'n' Roll, di Julian Temple, 1980, in cui Vicious canta la sua versione di My Way di Frank Sinatra), ma in generale il registro non riesce a rendere sia il folle contesto del tempo che le sfaccettature dei suoi protagonisti, finendo spesso per ridurre il tutto a una ridda indiavolata di eccessi e sceneggiate. Il finale felliniano emoziona, tanto da far rimpiangere un approccio più romantico che avrebbe giovato alla pellicola. Piccola parte per una giovane Courtney Love nei panni dell'amica Gretchen.
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