Il sospetto
Jagten
2012
Amazon Prime Video
Paese
Danimarca
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Thomas Vinterberg
Attori
Mads Mikkelsen
Thomas Bo Larsen
Annika Wedderkopp
Lasse Fogelstrøm
Susse Wold
Anne Louise Hassing
Lars Ranthe
Alexandra Rapaport
Sebastian Bull Sarning
Il quarantenne insegnante divorziato Lucas (Mads Mikkelsen) viene accusato dalla piccola Klara (Annika Wedderkopp) di aver abusato di lei. La bambina si è inventata tutto per vendicarsi di un affetto non sufficientemente ricambiato dal maestro ma viene presa sul serio dalla comunità cittadina, che volta immediatamente le spalle a Lucas. Esiliato, minacciato e vilipeso, l'uomo dovrà lottare per difendere la propria dignità e perfino la propria vita.
Dopo una serie di esperimenti non del tutto riusciti, Vinterberg sceglie un progetto all'apparenza più convenzionale, in cui sono comunque evidenti alcuni dei topoi ricorrenti del suo cinema. Una rivelazione inaspettata scatena il panico, mina certezze e porta ciascun individuo a tirar fuori il peggio di sé: è questo il caso della piccola comunità sconvolta dalle accuse rivolte a Lucas, uno dei suoi membri più rispettabili. In tal modo emerge la diffidenza dell'autore nei confronti di un'umanità violenta e vendicativa, pronta a giudicare e a condannare, spietata e refrattaria a qualsiasi complessità o incertezza. Il titolo italiano, quindi, è fuorviante: quello che interessa maggiormente Vinterberg è la caccia (traduzione letterale del danese “Jagten”), il gioco al massacro che si scatena contro un capro espiatorio, non il sospetto che un'azione così spregevole sia stato compiuta o meno. Anche perché non c'è nessun sospetto e questo è probabilmente il limite maggiore del film: qualsiasi ambiguità è eliminata, ci viene presentato un personaggio palesemente innocente, una vittima designata per cui è impossibile non fare il tifo e della cui buona fede non dubitiamo mai. Un film, quindi, che rischia meno di quanto avrebbe potuto, tutto sommato riuscito malgrado le sue potenzialità inespresse. Grande successo di pubblico, Mads Mikkelsen premiato come migliore attore a Cannes e nomination all'Oscar come miglior film straniero.
Dopo una serie di esperimenti non del tutto riusciti, Vinterberg sceglie un progetto all'apparenza più convenzionale, in cui sono comunque evidenti alcuni dei topoi ricorrenti del suo cinema. Una rivelazione inaspettata scatena il panico, mina certezze e porta ciascun individuo a tirar fuori il peggio di sé: è questo il caso della piccola comunità sconvolta dalle accuse rivolte a Lucas, uno dei suoi membri più rispettabili. In tal modo emerge la diffidenza dell'autore nei confronti di un'umanità violenta e vendicativa, pronta a giudicare e a condannare, spietata e refrattaria a qualsiasi complessità o incertezza. Il titolo italiano, quindi, è fuorviante: quello che interessa maggiormente Vinterberg è la caccia (traduzione letterale del danese “Jagten”), il gioco al massacro che si scatena contro un capro espiatorio, non il sospetto che un'azione così spregevole sia stato compiuta o meno. Anche perché non c'è nessun sospetto e questo è probabilmente il limite maggiore del film: qualsiasi ambiguità è eliminata, ci viene presentato un personaggio palesemente innocente, una vittima designata per cui è impossibile non fare il tifo e della cui buona fede non dubitiamo mai. Un film, quindi, che rischia meno di quanto avrebbe potuto, tutto sommato riuscito malgrado le sue potenzialità inespresse. Grande successo di pubblico, Mads Mikkelsen premiato come migliore attore a Cannes e nomination all'Oscar come miglior film straniero.
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