Space Jam: New Legends
Space Jam: A New Legacy
2021
Paese
Usa
Generi
Animazione, Commedia, Avventura
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Malcolm D. Lee
Attori
Lebron James
Don Cheadle
Cedric Joe
Sonequa Martin-Green
Khris Davis
Durante un viaggio negli studios della Warner Bros., la superstar dell’NBA LeBron James (nei panni di se stesso) e suo figlio rimangono accidentalmente intrappolati in un mondo che contiene tutte le storie e i personaggi della Warner stessa, sotto il controllo di una forza onnipotente e malfunzionante (Don Cheadle). Con l’aiuto di Bugs Bunny e dei Looney Tunes, LeBron dovrà vincere un’epica partita di basket per potersi salvare.
Sorta di sequel di Space Jam del 1997, di cui riprende molte caratteristiche, il progetto vede LeBron James nei panni che furono di Michael Jordan e il “Prescelto” ha il carattere necessario per recitare in un progetto fortemente suo: il film è infatti attento alle tematiche dell’inclusione e ha un taglio sulla contemporaneità che ricorda anche molte delle battaglie politiche che James combatte abitualmente sui suoi profili. Non c’è soltanto questo, però, di interessante in un lungometraggio in cui il cattivo di turno è un “algoritmo malvagio”, un’entità che può avere più di un collegamento col presente e che riesce a risultare piuttosto originale. Per il resto la trama è decisamente scontata e scolastica, oltreché eccessivamente retorica e zuccherosa in diversi passaggi. L’estetica visiva non è un granché, seppur risultino efficaci le innumerevoli citazioni ai film Warner che vengono fatte durante la pellicola, oltre ai numerosi riferimenti alla Nba recente, con giocatori e azioni i cui collegamenti verranno notati dagli appassionati (la coniglietta Lola che alza la palla per una schiacciata di LeBron per poi allargare le braccia, come fece Dwyane Wade ai tempi in cui lui e James dominavano ai Miami Heat). La visione risulta godibile per larghi tratti (anche la comparsa di… Michael Jordan non è niente male), nonostante un disegno complessivo piuttosto grossolano e derivativo, soprattutto in una prima parte che fatica un po’ a carburare. Tra i produttori figurano sia LeBron James che il regista Ryan Coogler, mentre Zendaya dà la voce a Lola Bunny nella versione originale.
Sorta di sequel di Space Jam del 1997, di cui riprende molte caratteristiche, il progetto vede LeBron James nei panni che furono di Michael Jordan e il “Prescelto” ha il carattere necessario per recitare in un progetto fortemente suo: il film è infatti attento alle tematiche dell’inclusione e ha un taglio sulla contemporaneità che ricorda anche molte delle battaglie politiche che James combatte abitualmente sui suoi profili. Non c’è soltanto questo, però, di interessante in un lungometraggio in cui il cattivo di turno è un “algoritmo malvagio”, un’entità che può avere più di un collegamento col presente e che riesce a risultare piuttosto originale. Per il resto la trama è decisamente scontata e scolastica, oltreché eccessivamente retorica e zuccherosa in diversi passaggi. L’estetica visiva non è un granché, seppur risultino efficaci le innumerevoli citazioni ai film Warner che vengono fatte durante la pellicola, oltre ai numerosi riferimenti alla Nba recente, con giocatori e azioni i cui collegamenti verranno notati dagli appassionati (la coniglietta Lola che alza la palla per una schiacciata di LeBron per poi allargare le braccia, come fece Dwyane Wade ai tempi in cui lui e James dominavano ai Miami Heat). La visione risulta godibile per larghi tratti (anche la comparsa di… Michael Jordan non è niente male), nonostante un disegno complessivo piuttosto grossolano e derivativo, soprattutto in una prima parte che fatica un po’ a carburare. Tra i produttori figurano sia LeBron James che il regista Ryan Coogler, mentre Zendaya dà la voce a Lola Bunny nella versione originale.
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