La giornalista Tamara Drewe (Gemma Arterton) torna nel Dorset per vendere la casa di famiglia, a seguito del decesso della madre. Qui viene ammirata dagli abitanti del luogo, che ricordavano una fanciulla bruttina e che adesso ritrovano una donna sensuale e appariscente. Tamara, intanto, intraprende più d'una relazione, inclusa una con il musicista Ben (Dominic Cooper), che suscita l'invidia di due teenager del posto (Jessica Barden e Charlotte Christie). La compiaciuta – e innegabile – fisicità della bellissima Gemma Arterton (classe 1986) non è sufficiente a salvare le sorti di Tamara Drewe, diciottesimo film per il cinema girato dal britannico Stephen Frears, e ispirato all'omonima striscia di fumetti (ripubblicata come graphic novel) di Posy Simmonds, che a sua volta si rifà addirittura a Via dalla pazza folla (1874) di Thomas Hardy. Quella di Frears è una commediola che si vorrebbe imporre in maniera incisiva e spregiudicata, ma che in fondo è solo un leziosetto – e nemmeno troppo ben recitato – esercizio di stile senza forma, né polso. In concorso alla 63° edizione del Festival di Cannes.