Moondog (Matthew McConaughey) è un improbabile poeta che conduce un'esistenza al limite tra donne, alcool e droghe, sfruttando la rendita di un glorioso passato letterario. Durante la festa per il matrimonio di sua figlia (Stefania LaVie Owen) è responsabile di un incidente d'auto in cui perde la vita la sua ricca moglie (Isla Fisher). Sarà una sorpresa scoprire che la donna, nel testamento, ha previsto una clausola con cui bloccare tutto il denaro da lasciare al marito fino a che questi non abbia dato alle stampe il suo nuovo lavoro.
A sette anni di distanza da Spring Breakers - Una vacanza da sballo (2012), il talentuoso Harmony Korine torna dietro la macchina da presa per continuare a indagare la deriva del genere umano alle prese con un'esistenza disorientante guidata dal puro edonismo. Abbandonate le gesta di un gruppo di adolescenti in vacanze al limite del consentito, lo sguardo della sua cinepresa si focalizza ora su un eterno Peter Pan, uno scrittore che non riesce (o non è interessato?) a fuggire da una gabbia mentale nella quale è stato in grado di trovare la sua personalissima dimensione. The Beach Bum è una commedia sentimentale in grado di dipingere, senza giudicare, una storia d'amore anticonvenzionale che, in maniera molto coerente, termina con tempi e modi poco consoni per il grande schermo. Tuttavia, se in una prima parte riuscita e ipnotica, la mano del regista si vede e si lascia pienamente apprezzare, è in un secondo atto decisamente troppo prolisso e ripetitivo che il film mostra diverse lacune. Le avventure allucinate e allucinanti a cui i personaggi sono costretti risultano, a volte, più pretenziose del dovuto (la scena dello squalo e l'aereo carico di droga, in primis), nonostante l'idea di dipingere un umanissimo freak-show colpisca sempre nel segno. Korine, attraverso una regia di rara efficacia che guarda al suo cinema di improvvisazione più autentico, stimola l'attenzione e l'occhio dello spettatore con la sua poetica viva e pulsante e il suo film resta dolce e romantico al punto giusto, ma la carica eversiva del precedente Spring Breakers era comunque ben più incisiva. Forse anche perché qui, la trasgressione, è vissuta quasi con tono crepuscolare, come un fuoco che divampa e che poi è destinato, presto o tardi, a spegnersi, come suggerisce il finale. Moondog, dolcissimo poeta maledetto della contemporaneità, interpretato da uno scatenato Matthew McConaughey, è un personaggio destinato a rimanere impresso nella mente per lungo tempo. Fondamentale il contributo della fotografia di Benoît Debie.