Beth (Lisa Harrow) è una scrittrice australiana con la mania del controllo. Ha un matrimonio un po' traballante e l'apparente tranquillità familiare viene messa a dura prova dall'arrivo in casa di sua sorella Vicky (Kerry Fox), che ha appena lasciato il suo compagno e inizia a interessarsi a suo marito. È una pellicola che ruota interamente attorno alle due antagoniste femminili, questo lavoro della regista Gillian Armstrong, in grado ancora una volta di descrivere, pur partendo da uno script basico ed essenziale, rivalità e passioni di donne alle prese con idiosincrasie e drammi quotidiani. Bilanciando sapientemente ironia e aspetti più malinconici, la Armstrong dirige un lungometraggio pieno di carica emotiva sotto il profilo stilistico, grazie ai cambi di passo e alle oscillazioni di tono. Le scelte stilistiche sono coerenti e le scene più drammatiche hanno la giusta dose di tensione: il risultato, così, è onesto e più che discreto, anche se lo script in più di un'occasione appare davvero troppo standardizzato e anche il finale, con la sua convenzionalità, convince solo in parte.