Durante la settimana bianca a Saint Moritz, in un lussuoso albergo, ne succedono di tutti i colori: Nick (Diego Abatantuono), arricchitosi con le corse di cavalli, litiga con gli amici snob della sua bella fiamma (Colette Poupon); Toni (Christian De Sica) è vessato dalla moglie più anziana ma ricca (Moira Orfei), ninfomane e tirannica; Arturo (Ezio Greggio) si innamora di Arabella (Maria Grazia Cucinotta), non sapendo che è la moglie del suo migliore amico (Antonio Cantafora); Beppe (Andrea Roncato) passa da una donna all'altra e finisce per essere gabbato da una sua ex. Consolidata dai Vanzina la formula natalizia, Oldoini la ripropone utilizzando il solito sbruffone interpretato da Christian De Sica, già protagonista di Vacanze di Natale (1983), insieme a un gruppo di new entry e qualche macchietta sopra le righe, come la sadomaso Gloria interpretata dalla Orfei. Difficile ridere di situazioni già stereotipate allora (figuriamoci quando la stessa formula verrà riproposta nei Duemila), però occorre concedere un minor peso della trivialità e del turpiloquio, che in seguito invece la farà da padrone e qualche blanda intenzione edificante, come nel segmento di Abatantuono, che risulta comunque il migliore in campo. Tra i peggiori, invece, un'invedibile Cucinotta, all'epoca quasi esordiente, che fu doppiata da Simona Izzo. Rimane comunque un ritratto triste ma in qualche modo veritiero di certa Italia del periodo. Nella stanza di De Sica e della Orfei viene trasmesso in tv La casa di Sam Raimi (1981), piccolo omaggio di genere.