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Alberto Barbera parla nel dettaglio di Venezia 2020 e promette più registe donne
La prossima Mostra del cinema di Venezia, che si terrà dal 2 al 12 settembre, sarà il primo grande evento cinematografico internazionale che avrà un'edizione fisica dopo l'emergenza Coronavirus, sebbene con una line-up, come dicono gli anglogoni, sicuramente più snella rispetto agli altri anni ma comunque con 50-55 titoli garantiti e in prima mondiale (qui tutte le novità annunciate oggi dalla Biennale). 

Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra, ha rilasciato oggi un'intervista esclusiva ai microfoni di Variety e nella fattispecie al giornalista Nick Vivarelli, parlando a ruota libera della prossima edizione di Venezia. Barbera si dice fiducioso sul fatto che i titoli del Concorso, del Fuori Concorso e della sezione Orizzonti (le tre sezioni principali, tutte confermate) verranno accompagnati dai rispettivi talent. Ha parlato dei mesi di crisi e di come il suo lavoro e quello della sua squadra ha dovuto adattarsi alla situazione, di ciò che lo ha portato a ridurre il numero dei film in cartellone ma a mantenere comunque la struttura canonica della Mostra, laddove tanti altri festival hanno optato per un'edizione digitale o per delle soluzioni spurie.

Riportiamo di seguito, in versione sostanzialmente integrale, le sue dichiarazioni, dividendole per punti in base ai punti toccati.

Il lavoro del comitato di selezione durante i mesi del Covid-19

C'era molta incertezza, a tutti i livelli. Nessuno sapeva come si sarebbe evoluta la pandemia, come e quando sarebbe terminato il blocco. Fino all'inizio di maggio pensavo davvero che non avremmo potuto organizzare il festival quest'anno. Ero felice perché, dopo nove anni, sarei stato in grado di andare in vacanza quest'estate. Ma si trattava dell'unica consolazione al cospetto di un futuro molto preoccupante e incerto.

Quando abbiamo visto che le cose miglioravano, e siamo stati in grado di pensare a come avremmo potuto strutturare una tipica giornata festivaliera della Mostra, con diversi tipologie di proiezioni da aggiungere in luoghi all'aperto, abbiamo capito che potevamo organizzare il festival e salvarne anche un nucleo centrale.

Il primo grande festival cinematografico post-Coronavirus

Il programma di circa 55 film non sarà così diverso dal solito programma. Sarà un'edizione straordinaria e sicuramente più piccola, e con misure di sicurezza eccezionalmente forti, ma anche un'edizione che aderirà al solito programma quotidiano di Venezia e ai suoi riti collettivi, come il tappeto rosso e le conferenze stampa. Sarà il primo grande festival internazionale che segnerà una ripresa. Un segnale non solo di ottimismo ma di sostegno e solidarietà nei confronti dell'industria cinematografica globale. Verso gli autori e tutti coloro che lavorano in un settore che è stato colpito così duramente dalla crisi del Covid-19.

La gestione degli arrivi al Lido dall'estero

In questo momento ci sono alcuni paesi da cui non si può entrare in Italia, come gli Stati Uniti, Israele e altri paesi in tutto il mondo. Ma è chiaro che si tratta di una limitazione momentanea, che potrebbe essere eliminata nelle prossime settimane se la situazione, come tutti speriamo, fosse destinata a migliorare. Mancano ancora quasi due mesi all'inizio del festival ed è probabile che a settembre queste restrizioni non saranno più in vigore. Vedremo. Resto comunque fiducioso. Se alcuni talent non potranno venire offriremo comunque delle modalità per promuovere i loro film utilizzando le tecnologie online. 

La situazione degli Stati Uniti (al momento) e dei grossi titoli americani

Gli Stati Uniti al momento sono in pieno blocco e la situazione è tale che di sicuro non avremo quei due o tre grandi titoli degli studios e di Netflix che hanno caratterizzato le passate edizioni di Venezia. Per vari motivi. Alcuni dovuto interrompere la produzione e non saranno finiti in tempo. Altri hanno visto la loro data di uscita ritardata a causa del trasferimento degli Oscar alla fine di aprile. Lo sappiamo e lo accettiamo. Ma per fortuna ci saranno film americani, produzioni indipendenti e film già completati, opere che devono essere promossi e hanno accettato il nostro invito a Venezia. I film arriveranno da tutto il mondo. Posso garantirlo. Non ci sarà un divario in termini di provenienza geografica.

 Non ci saranno film su Netflix perché, come sapete, Netflix ha posticipato l'uscita dei suoi film nei festival ad una data ancora da stabilire. Alcuni non sono pronti. Ad esempio, David Fincher (Mank), che era un film idealmente destinato a Venezia, non può essere completato perché ha dovuto interrompere il lavoro di post-produzione e lo stesso vale per altri film di Netflix. Non posso darti nomi e titoli, ma arriverà qualcosa dagli studi. Dobbiamo essere pazienti. Siamo ancora in piena selezione e negoziazione. Le cose possono ancora cambiare in meglio. Sono ottimista e confido che la presenza degli Stati Uniti non sarà deludente.

I protocolli di sicurezza sul posto durante i giorni della Mostra

I protocolli di sicurezza continuano a cambiare in Italia. Non sappiamo quali saranno le nuove regole a settembre. Certamente ci saranno controlli con scanner termici all'ingresso dell'area del festival. Ci sarà un distanziamento sociale se necessario. Useremo le mascherini nei cinema se saranno ritenute necessarie. Tutti i protocolli imposti dalle autorità saranno rispettati. È nell'interesse di tutti che il festival si svolga con la serenità di tutti. Non vogliamo che nessuno venga qui e sia preoccupato. Faremo tutto il possibile per applicare tutte le misure di sicurezza per garantire ciò.

Più registe donne selezionate

Sarete tutti sorpresi quest'anno. Abbiamo davvero molti film diretti da donne. Non perché abbiamo cambiato i nostri criteri di selezione...Ma perché abbiamo ricevuto molti film diretti da donne di grande qualità, migliori dei film dei loro colleghi maschi. Quindi quest'anno la presenza femminile sarà estremamente sostanziale. In una certa misura, ciò mettere fine a tutte le polemiche degli anni passati.

Il red carpet

Abbiamo il vantaggio di avere il tappeto rosso più lungo del mondo, quindi riordinarlo per il distanziamento sociale è abbastanza facile. I fotografi saranno posizionati rispettando il distanziamento sociale l'uno dall'altro. I talent che camminano lungo il red carpet potranno farlo facilmente, tenendosi a distanza gli uni dagli altri. Al pubblico che li aspetta dietro le barriere verrà chiesto di rispettare le distanze sociali per evitare qualsiasi rischio. Nessuno di quei momenti legati ai rituali di una festa sarà cancellato.

La riduzione del numero degli accreditati 

Ovviamente, ci sarà un calo a causa delle persone che non sono disposte o in grado di viaggiare, ma stiamo ricevendo molte richieste di accredito. Stiamo cercando di capire qual è il punto di svolta e quante di queste [richieste] saremo in grado di accogliere in modo che tutti coloro che frequentano possano vedere tutti i film che vogliono vedere. Ma non credo che avremo meno di un totale di 6.000 partecipanti accreditati, che è un numero significativo (circa due terzi del numero medio in un anno normale). Un numero che non farà notare a nessuno la natura necessariamente più piccola di questa edizione eccezionale in un anno eccezionale.

Fonte: Variety
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