Nella frenetica corsa verso il nuovo nel mondo dello spettacolo, il format "Avrei questa idea" di Giffoni Innovation Hub e Tamago Factory punta a dare una cassa di risonanza a giovani aspiranti cineasti alla ricerca di un produttore che dia fiducia alle loro idee. Come farlo? Grazie alla guida ironica e sopra le righe di Valerio Lundini e Edoardo Ferrario giunti alla quarta puntata live e dal 14 marzo 2024 in streaming su YouTube e Spotify.
Avrei questa idea ha conquistato in questi mesi la Gen Z: quasi 300 mila visualizzazioni per i primi episodi ed ennesimo tutto esaurito in sala. Sempre in collaborazione con Bauli, il nuovo episodio intitolato Cineovo, con un chiaro gioco di richiamo al cinepanettone natalizio o al cinecocomero estivo, ha infatti trasformato il Cinema Troisi di Roma in un'arena di idee, dove i quattro giovani talent si sono affrontati a colpi di pitch che hanno illuminato la scena con proposte tanto audaci quanto difficili (ma non impossibili) da realizzare.
Tra i progetti presentati, una serie TV comica che getta luce sulle gesta di Federico II di Svevia, un thriller avvincente progettato per sconvolgere l'udito degli spettatori, una commedia irresistibilmente legata alla dipendenza dal cacao e una serie TV investigativa in cui i murales diventano gli alleati fondamentali nella risoluzione dei misteri.
Cinque minuti a disposizione per le quattro idee che nascono da spunti in alcuni casi paradossali ma attenti a raccontare esperienze sensoriali o intellettuali di fascino rispetto alla direzione dell'audiovisivo contemporaneo. "Quante volte in un anno pensate all'Impero Romano?" Stupor Mundi di Carlotta Morciano cerca di elaborare la storia di Federico II in forma di serialità senza escludere l'incursione di noti storici piemontesi. Decibel di Elena Tartaglia esplora nella forma del lungometraggio la risposta a una domanda: "Si potrebbe morire per un suono troppo forte? Ci potrebbe essere una strage per una sovraesposizione sonora?".
Dipendenza dal cacao? La pianta del cacao è estinta in Cacao di Eduardo Bigazzi, ogni residuo presente sul pianeta terra diventa così di valore inestimabile quasi fossimo in un italiano e contemporaneo scenario alla Mad Max. La serie crime Murales di Niccolò Francesco Cazzola esplora infine il confine tra street art e thriller alla David Fincher in una Sin City da ripensare nell'immaginario decisamente meno potente della nostra penisola.
Non aggiungiamo altro, le sfumature e meandri di queste storie li lasciamo alla voce dei rispettivi ideatori. Presto nuovi appuntamenti, sul sito di Giffoni Innovation Hub tutte le informazioni per potersi candidare: https://www.giffonihub.com/avrei-questa-idea/
GIFFONI INNOVATION HUB: https://www.giffonihub.com/
TAMAGO FACTORY: https://www.tamagofactory.com/
Articolo a cura di Andrea Valmori.
Per Avrei questa idea: cura editoriale Luigi Sales, Liù Cappella e Cecilia Attanasio; regia Tahir Hussain ; secondo operatore Luigi Cerbone; sound design Luca Leoni; supervisione del suono Luca Leoni e Tahir Hussain; post produzione e montaggio a cura di Tahir Hussain.
YouTube: https://youtu.be/KyqLj-vLd6c
Avrei questa idea ha conquistato in questi mesi la Gen Z: quasi 300 mila visualizzazioni per i primi episodi ed ennesimo tutto esaurito in sala. Sempre in collaborazione con Bauli, il nuovo episodio intitolato Cineovo, con un chiaro gioco di richiamo al cinepanettone natalizio o al cinecocomero estivo, ha infatti trasformato il Cinema Troisi di Roma in un'arena di idee, dove i quattro giovani talent si sono affrontati a colpi di pitch che hanno illuminato la scena con proposte tanto audaci quanto difficili (ma non impossibili) da realizzare.
Tra i progetti presentati, una serie TV comica che getta luce sulle gesta di Federico II di Svevia, un thriller avvincente progettato per sconvolgere l'udito degli spettatori, una commedia irresistibilmente legata alla dipendenza dal cacao e una serie TV investigativa in cui i murales diventano gli alleati fondamentali nella risoluzione dei misteri.
Cinque minuti a disposizione per le quattro idee che nascono da spunti in alcuni casi paradossali ma attenti a raccontare esperienze sensoriali o intellettuali di fascino rispetto alla direzione dell'audiovisivo contemporaneo. "Quante volte in un anno pensate all'Impero Romano?" Stupor Mundi di Carlotta Morciano cerca di elaborare la storia di Federico II in forma di serialità senza escludere l'incursione di noti storici piemontesi. Decibel di Elena Tartaglia esplora nella forma del lungometraggio la risposta a una domanda: "Si potrebbe morire per un suono troppo forte? Ci potrebbe essere una strage per una sovraesposizione sonora?".
Dipendenza dal cacao? La pianta del cacao è estinta in Cacao di Eduardo Bigazzi, ogni residuo presente sul pianeta terra diventa così di valore inestimabile quasi fossimo in un italiano e contemporaneo scenario alla Mad Max. La serie crime Murales di Niccolò Francesco Cazzola esplora infine il confine tra street art e thriller alla David Fincher in una Sin City da ripensare nell'immaginario decisamente meno potente della nostra penisola.
Non aggiungiamo altro, le sfumature e meandri di queste storie li lasciamo alla voce dei rispettivi ideatori. Presto nuovi appuntamenti, sul sito di Giffoni Innovation Hub tutte le informazioni per potersi candidare: https://www.giffonihub.com/avrei-questa-idea/
GIFFONI INNOVATION HUB: https://www.giffonihub.com/
TAMAGO FACTORY: https://www.tamagofactory.com/
Articolo a cura di Andrea Valmori.
Per Avrei questa idea: cura editoriale Luigi Sales, Liù Cappella e Cecilia Attanasio; regia Tahir Hussain ; secondo operatore Luigi Cerbone; sound design Luca Leoni; supervisione del suono Luca Leoni e Tahir Hussain; post produzione e montaggio a cura di Tahir Hussain.