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Dalla Palestina alla Luna: i film delle Giornate degli Autori per abbattere muri fisici e simbolici



L'ingiusta distanza 


Dalla Palestina alla Luna: i film delle Giornate degli Autori per abbattere muri fisici e simbolici


Quanti metri di distanza servono per considerarsi lontani? Quante ore di viaggio ci vogliono per percorrere soli 200 metri? Il giovane regista palestinese Ameen Nayfeh porta alle Giornate degli Autori una storia che risponde a queste domande sconvolgendo ogni logica. I muri, a volte simbolici, a volte veri, dividono popoli dagli altri popoli o addirittura da se stessi. Di questo parla 200 Meters e di un padre costretto ad affrontare un lungo viaggio in compagnia di altri sventurati e dei traghettatori che se ne approfittano. Nayfeh, dopo una gavetta fatta di cortometraggi pluripremiati nei festival, arriva al Lido con questa opera co-prodotta da vari paesi (c'è anche una partecipazione italiana) e sceglie come protagonista Ali Suliman, vera e propria star del cinema mediorientale (Paradise Now, 2005; It must be heaven, 2019). 

"200 Meters - dice Gaia Furrer, responsabile artistica delle Giornate - è una denuncia del muro in Palestina e di tutti i muri che dividono popoli e nazioni. Dalla Palestina al Messico e persino al Mediterraneo, che da naturale luogo di inclusione diventa abisso di separazione. Ameen Nayfeh è un giovane emergente ma ha la sensibilità di un autore capace di raccontare con grande attenzione l'amore paterno che non si ferma davanti alle barriere. Il protagonista Mustafa ogni sera accende una luce per comunicare coi suoi figli che aspettano questo messaggio di vicinanza dall'altra parte del muro: ci piace pensare che in questa sorta di rito ci sia la speranza per una nuova e fondamentale forma di vicinanza."

Ancora un appuntamento con gli Eventi Speciali delle Giornate: Guida romantica a posti perduti di Giorgia Farina. Qui la distanza è quella percorsa in auto da due sconosciuti che affrontano un viaggio attraverso l'Europa. La lontananza da colmare è anche quella tra loro, vicini di casa che non si erano mai incontrati. Jasmine Trinca e Clive Owen sono i due protagonisti di questo road movie, terzo lungometraggio della regista di Amiche da morire (2013). 

Continuano gli incontri della sezione Miu Miu Women’s Tales, da sempre incentrata sulla valorizzazione e l’approfondimento del cinema femminile del XXI secolo, fra nuovi sguardi ed emozioni. Il primo incontro è previsto alle 11.00 allo Spazio della Regione del Veneto (Hotel Excelsior). Saranno presenti per l’occasione Nathalie Emmanuel, famosa per il ruolo di Missandei nella serie kolossal HBO Il Trono di Spade, e Lyna Khoudri, presto sul grande schermo nel ruolo di una studentessa attivista nel prossimo film di Wes Anderson The French Dispatch. Alle 15.00 è in programma un secondo incontro all'Italian Pavilion - Sala conferenze Tropicana (Hotel Excelsior), con ospiti Mona Fastvold, al Lido per presentare la sua opera seconda The world to come, e Vanessa Kirby, vincitrice del premio BAFTA come miglior attrice non protagonista nel 2018 per il suo ruolo della principessa Margaret in The Crown, quest’anno al Lido con The world to come e Pieces of a Woman di Kornél Mundruczó.

All’Isola degli Autori (via Pietro Buratti 1) ancora una tra le Notti Veneziane, ancora sguardi da lontano. Il primo è la tenera storia raccontata da Edoardo Natoli nel suo cortometraggio Solitaire, un'animazione con protagonista due anziani costretti nelle rispettive abitazioni, per tutti noi un ricordo della solitudine vissuta in lockdown, e per l'autore l'occasione di realizzare il film. E dulcis in fundo un viaggio a lunga distanza, sebbene intimo, quello di To the Moon, alle 21.30 all’Isola degli Autori, un'ode alla Luna, cinematografica e poetica, scritta e diretta dal regista irlandese Tadhg O'Sullivan. Il film, attraverso materiali d'archivio, è un'opera meditativa la cui risonanza va oltre lo spazio e il tempo. 

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