Movieday presenta #prestoalcinema, progetto volto a sostenere i film indipendenti e l'esperienza in sala in un momento dove a farla da padrone sono le piattaforme di streaming.
#prestoalcinema consiste nell'allestimento di proiezioni con data da definire, per le quali è tuttavia possibile procedere con l'acquisto dei biglietti: così facendo, lo spettatore non solo avrà la possibilità di garantirsi un posto in sala quando sarà possibile farvi ritorno, ma potrà supportare concretamente i film e i cinema che hanno deciso di includere questi ultimi nella loro programmazione.
Tra i titoli parte dell'iniziativa anche Dietro i Fronti, documentario firmato Alexandra Dols.
Accompagnati dalla psicoterapeuta e scrittrice palestinese Samah Jabr, Dietro i fronti è uno sguardo nella mente e sulle strade della Palestina. Il documentario di Alexandra Dols affronta le strategie e le conseguenze psicologiche dell’occupazione e le modalità con cui i palestinesi la affrontano. Un susseguirsi di voci, racconti, fatti di cronaca, interviste e fughe poetiche per descrivere una Palestina frammentata, abitata da donne e uomini con identità plurali che condividono la loro resistenza e resilienza. Perché la colonizzazione quotidiana non riguarda solo la terra, il cielo, la casa e l’acqua, non si tratta solo di imporsi attraverso le armi, ma anche di lavorare le menti.
Dopo aver visto il documentario, il regista e attivista politico Ken Loach, due volte Palma d’oro a Cannes (nel 2006 per The Wind That Shakes the Barley e nel 2016 per I, Daniel Blake), ha confermato quanto sia fondamentale vedere Dietro i fronti di Alexandra Dols:
“La dott.ssa Jabr è una donna premurosa e saggia. Il suo lavoro riflette gli effetti devastanti dei brutali anni di occupazione subiti dal popolo palestinese. Il film di Alexandra Dols condivide queste riflessioni con noi in modo generoso e profondamente inquietante. Vi prego di vedere questo film."
Alexandra Dols
A seguito di un Master II in Creazione e Regia Audiovisiva a Paris VIII Saint-Denis e di un Master I in Sceneggiatura di Fiction a Paris I Panthéon-Sorbonne, è diventata autrice e regista, specializzata in documentari. Il suo primo documentario, Mujahideen, evoca l’impegno delle donne nella lotta per l’indipendenza dell’Algeria all’interno della FLN-ALN. L’emancipazione, la liberazione e il confronto fra la storia individuale e quella collettiva, sono tematiche fondamentali del suo lavoro.
Samah Jabr
La Dott.ssa Samah Jabr è una psicoterapeuta, psichiatra e scrittrice palestinese. Dopo aver frequentato l’Università di Parigi VI, Parigi VII e l’Istituto Israeliano di psicoterapia psicoanalitica, ha iniziato a dedicarsi alla cura dei danni psicologici dell’occupazione israeliana, sia livello individuale che collettivo come comunità palestinese. Nata a Gerusalemme Est, lavora in diverse città della Cisgiordania come direttrice dell’unità di servizi di salute mentale in Palestina, in parallelo con la professione nel settore privato. Come consulente medico per ONG locali ed internazionali (MSF e PMED), si dedica allo sviluppo e all’attuazione di programmi di salute mentale, lavorando anche con carcerati e volontari per raccogliere testimonianze di prigionieri torturati secondo il Protocollo di Istanbul. In collaborazione con la Rete per la Salute Mentale Regno Unito-Palestina, nel 2015 ha presentato un appello per l’impegno di professionisti della salute mentale in Palestina.
Movieday
La prima piattaforma web che consente a individui e associazioni di organizzare proiezioni nei cinema ed ai registi indipendenti di auto-distribuirsi, attraverso il diretto coinvolgimento delle comunità locali.
Al momento, oltre 100.000 hanno organizzato e partecipato ad eventi Movieday, oltre 100 filmmaker indipendenti hanno auto-distribuito i propri film, 300 cinema sono disponibili sulla piattaforma e oltre 5.000 organizzazioni hanno valorizzato la propria mission grazie agli eventi Movieday.
Sensibili alle foglie
Sensibili alle foglie è una casa editrice indipendente romana costituita da un gruppo di avvocati, psichiatri, docenti e artisti, fra i quali Giorgio Antonucci, Renato Curcio, Stefano Petrella e Nicola Valentino, in collaborazione con ormai ex-detenuti che hanno scritto il primo libro (Nel bosco di bistorco). Fin dalla sua originale fondazione, non è mai stata solo una cooperativa editoriale e di ricerca sociale, ma un modo di guardare, di cercare e porre domande sui vissuti e le esperienze estreme di chi le ha attraversate. Sensibili alle foglie si impegna costantemente a valorizzare mostre d’arte, a costruire corsi di formazione e a pubblicare libri dalle tematiche impegnate, come Dietro i fronti della Dott.ssa Samah Jabr.
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