L'avvocato di Maradona Matias Morla afferma che la stella del calcio argentino sta esplorando delle possibili azioni legali contro l'imminente film targato Netflix del regista Paolo Sorrentino, The Hand Of God, il cui titolo italiano è È stata la mano di Dio (l'annuncio ufficiale è arrivato la scorsa settimana).
Il rappresentante legale di Maradona si è rivolto a Twitter nel fine settimana per dichiarare che il calciatore non ha autorizzato l'uso della sua immagine nel film e che avrebbe presentato una petizione legale sull'uso improprio di un marchio registrato.
Il titolo del film è un chiaro riferimento a Maradona, che usò quell'espressione per descrivere il suo celeberrimo gol contro l'Inghilterra ai Mondiali di calcio del 1986. Pochi minuti dopo quell'atto sportivo - al contempo sbruffone e geniale, provocatorio e leggendario - Maradona segnò anche quello che è passato alla storia come "il gol del secolo", nel quale prima di infilzare il portiere britannico fece fuori metà della squadra avversaria.
Stando a quanto comunicato da Netflix la scorsa settimana si tratterà, tuttavia, di una storia personale sulla gioventù di Sorrentino nella Napoli degli anni '80. Nessun legame esplicito, dunque con la vita di Maradona, che pure è stato uno dei miti dell'adolescenza di Sorrentino tanto da portare il regista napoletano a ringraziarlo nel ricevere l'Oscar nel 2014, a dispetto di quello che si potrebbe pensare leggendo il titolo in riferimento a quel celebre episodio sportivo (e di eventuali titoli, volutamente ambigui, della stampa, comunque prodotti al momento dell'annuncio nei giorni scorsi).
Sorrentino, come ha raccontato in diverse circostanze, sfuggì all'incidente che uccise entrambi i genitori in montagna quando aveva solo 16 anni perché proprio quel weekend gli era stato accordato per la prima volta il permesso di andare a vedere in trasferta il Napoli, impegnato durante quel fine settimana di serie A a Empoli. In Youth - La giovinezza c'era poi un personaggio, interpretato da Roly Serrano, che mostrava una palese somiglianza con Maradona tanto da palleggiare con estrema dimestichezza con una pallina da tennis (che era rifatta in CGI, anche se tanti pensarono all'epoca che potesse trattarsi del vero Maradona).
Non è la prima volta che il Pibe de Oro, attraverso i suoi legali, si cimenta con cause del genere. Era già capitato ai danni di Dolce & Gabbana e del videogioco Pro Evolution Soccer e perfino delle stesse figlie dell'ex calciatore di Napoli e Barcellona, che attualmente allena il Gimnasia de la Plata, club argentino militante in Primera División (probabile, dunque, che i vertici di Netflix si aspettassero una mossa del genere e l'avessero messa in conto).
Di recente gli ha dedicato un film il regista Kapadia, col suo benestare, e avrebbe ottenuto il placet di Maradona anche la serie di film biografici che Amazon sta sviluppando sulla sua vita, con tre attori diversi che lo interpreteranno in altrettante epoche.
Ecco il tweet dell'avvocato di Maradona cui accennavamo in apertura.
Fonte: Deadline
Il rappresentante legale di Maradona si è rivolto a Twitter nel fine settimana per dichiarare che il calciatore non ha autorizzato l'uso della sua immagine nel film e che avrebbe presentato una petizione legale sull'uso improprio di un marchio registrato.
Il titolo del film è un chiaro riferimento a Maradona, che usò quell'espressione per descrivere il suo celeberrimo gol contro l'Inghilterra ai Mondiali di calcio del 1986. Pochi minuti dopo quell'atto sportivo - al contempo sbruffone e geniale, provocatorio e leggendario - Maradona segnò anche quello che è passato alla storia come "il gol del secolo", nel quale prima di infilzare il portiere britannico fece fuori metà della squadra avversaria.
Stando a quanto comunicato da Netflix la scorsa settimana si tratterà, tuttavia, di una storia personale sulla gioventù di Sorrentino nella Napoli degli anni '80. Nessun legame esplicito, dunque con la vita di Maradona, che pure è stato uno dei miti dell'adolescenza di Sorrentino tanto da portare il regista napoletano a ringraziarlo nel ricevere l'Oscar nel 2014, a dispetto di quello che si potrebbe pensare leggendo il titolo in riferimento a quel celebre episodio sportivo (e di eventuali titoli, volutamente ambigui, della stampa, comunque prodotti al momento dell'annuncio nei giorni scorsi).
Sorrentino, come ha raccontato in diverse circostanze, sfuggì all'incidente che uccise entrambi i genitori in montagna quando aveva solo 16 anni perché proprio quel weekend gli era stato accordato per la prima volta il permesso di andare a vedere in trasferta il Napoli, impegnato durante quel fine settimana di serie A a Empoli. In Youth - La giovinezza c'era poi un personaggio, interpretato da Roly Serrano, che mostrava una palese somiglianza con Maradona tanto da palleggiare con estrema dimestichezza con una pallina da tennis (che era rifatta in CGI, anche se tanti pensarono all'epoca che potesse trattarsi del vero Maradona).
Non è la prima volta che il Pibe de Oro, attraverso i suoi legali, si cimenta con cause del genere. Era già capitato ai danni di Dolce & Gabbana e del videogioco Pro Evolution Soccer e perfino delle stesse figlie dell'ex calciatore di Napoli e Barcellona, che attualmente allena il Gimnasia de la Plata, club argentino militante in Primera División (probabile, dunque, che i vertici di Netflix si aspettassero una mossa del genere e l'avessero messa in conto).
Di recente gli ha dedicato un film il regista Kapadia, col suo benestare, e avrebbe ottenuto il placet di Maradona anche la serie di film biografici che Amazon sta sviluppando sulla sua vita, con tre attori diversi che lo interpreteranno in altrettante epoche.
Ecco il tweet dell'avvocato di Maradona cui accennavamo in apertura.
Fonte: Deadline
Diego Maradona no autorizo el uso de su imagen para esta película. Con nuestros colegas italianos ya estamos diagramando la estrategia legal para hacer una presentación formal ante la Justicia por el uso indebido de una marca registrada. https://t.co/dKXi5H2g0O
— MATIAS MORLA (@MatiasMorlaAb) July 11, 2020