Lunedì 7 Settembre, alle 16, il suo saluto alla Mostra del Cinema 77 e una simbolica festa di compleanno in streaming (diretta su www.italianpavilion.it)
Lido di Venezia, 6 Settembre - Festa di compleanno con il Premio Pietro Bianchi 2020 per Dario Argento, domani, lunedì 7 alle ore 16 dall’Italian Pavilion della Mostra del Cinema di Venezia: così i Giornalisti Cinematografici siglano in streaming dal Lido (www.italianpavilion.it) anche un altro anniversario: i suoi primi 50 anni di cinema.
E’ passato infatti esattamente mezzo secolo dall’uscita in sala de L’uccello dalle piume di cristallo, il film del debutto, primo successo, subito internazionale, di un’opera prima che, proprio nel Giugno del 1970 fu accolta con grande attenzione anche dalla stampa e,pur brevemente, fu anche al top del box office in America. Lo stesso anno Dario Argento - già giornalista e critico cinematografico poi sceneggiatore (fu autore del soggetto con Bernardo Bertolucci e Sergio Leone, per esempio, di C’era una volta il West) - tornava sul set con Il gatto a nove code iniziando, proprio in quel Settembre, una carriera che lo ha reso, fin dall’inizio, un regista cult amato in tutto il mondo.
“Con Dario Argento il Premio Bianchi, 41.ma edizione quest’anno, aggiunge un nome molto amato alla lunga lista di premiati eccellenti inaugurata da Mario Soldati” sottolinea la Presidente, Laura Delli Colli a nome del Direttivo del Sngci “E, anche se quest’anno i rischi del Covid 19 ci costringono ad un distanziamento che lo streaming fortunatamente aiuta a risolvere, il Premio nel nome di un grande protagonista della critica e del giornalismo del cinema, non manca l’appuntamento con questa 41.ma edizione che, come la Mostra 77 - in questo 2020 ancora difficile - è già destinato ad essere doppiamente ricordato nella sua storia.”
Dario Argento, che ascolteremo domani in streaming, sta per tornare sul set con un nuovo film.
Il Premio Bianchi che viene assegnato dal Sngci sempre d’intesa con la Mostra del Cinema è andato ad un’intera generazione di registi, sceneggiatori, autori della fotografia e pochissimi tecnici, tutti protagonisti tra i più rappresentativi del più grande cinema italiano: da Mario Soldati, il primo della storia del Premio, a Zavattini, Blasetti, Castellani, Zampa, Lattuada, Monicelli, Comencini, De Santis, Rosi, Risi, Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Magni, Lizzani, Bertolucci, Antonioni poi agli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico, Age e Scarpelli e Tonino Guerra, ai direttore della fotografia Peppino Rotunno e Vittorio Storaro, al montatore Roberto Perpignani e a molti altri nomi eccellenti, compresi Sofia Loren, Alberto Sordi, Claudia Cardinale, Virna Lisi. Negli anni Duemila è andato tra gli altri anche a Enrico Lucherini, Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo e Francesco Maselli, poi a Gianni Amelio, Enzo D’Alo’, Gabriele Salvatores, Ermanno Olmi, Ugo Gregoretti e ha festeggiato nelle ultime edizioni, di nuovo tra gli attori, Michele Placido e proprio un anno fa in una matinèe molto emozionante il giornalismo di Vincenzo Mollica.