Quando si parla di Jean-Pierre Léaud, il pensiero va subito a François Truffaut, che nel 1958 lo ha scelto, ancora quattordicenne, per interpretare il giovane Antoine Doinel nel capolavoro I quattrocento colpi (1959). Il sodalizio tra i due dura vent’anni: sette film per seguire la crescita di un attore e, in parte, del personaggio di Doinel. Vent’anni che vedono il fiorire della Nouvelle vague. Ma Léaud non è solo Nouvelle vague.
Ospite d’eccezione alla 37ª edizione del Bergamo Film Meeting (9-17 marzo), manifestazione che dedica al grande attore una splendida retrospettiva, Jean-Pierre Léaud è il protagonista di una nostra classifica “alternativa”.
Ecco, in rigoroso ordine cronologico, le sue cinque migliori interpretazioni che forse non conoscete ma che hanno un grande valore nella sua carriera cinematografica: