Sei film per testimoniare l’arte cinematografica di Olivier Assayas (1955), autore francese arrivato alla regia dopo essere stato per oltre 5 anni critico della celebre rivista «Cahiers du Cinéma», quindi con un percorso analogo a quello dei maestri della Nouvelle vague (François Truffaut, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette…). Come ha scritto Giuseppe Grossi su My Movies: «Nella poetica di Assayas scorrono parallelamente l’acume della scrittura, la potenza della cinepresa e l’ispirazione del rock come sottofondo costante. Il suo cinema è una continua convivenza di spiriti opposti, di spinte reazionarie al sistema degli obblighi e delle imposizioni. È speranza mista a frustrazione, volontà e realtà, osmosi a oltranza. Le storie dei suoi film vivono sulla soglia tra desiderio e costrizione, con protagonisti spesso molto giovani in cui il contrasto, sociale come interiore, emerge in modo inevitabile.»
Segnaliamo che fra i titoli in programma tre non sono mai stati distribuiti in Italia, L’Eau froide, Fin août, début septembre e Clean.
Qui trovate tutte le nostre schede dei film del regista e qui, invece, la programmazione in dettaglio delle proiezioni presso lo Spazio Oberdan della Cineteca Milano.
Il regista francese sarà in concorso alla prossima edizione della Mostra del cinema di Venezia col suo ultimo film, Doubles vies, commedia sofisticata al tempo delle radicali trasformazioni digitali che stiamo attraversando, anche dal punto di vista emotivo e relazionale.