La pandemia non ha certo fermato la produzione di film, ma c'è da dire che ha reso le premiazioni piuttosto giù di tono.
Problemi tecnici, sonnellini in diretta, candidati vestiti con camicie hawaiane o felpe con cappuccio per nascondere o tentare di dissimulare l'intima tristezza dei collegamenti da remoto.
Non i soliti festival sfarzosi, insomma.
Il prossimo grande appuntamento riguarda i premi cinematografici più mediaticamente in vista del mondo, ovvero i premi Oscar. Ebbene, i produttori della cerimonia di quest'anno, tra cui spicca il vincitore alla miglior regia del 2001 Steven Soderbergh, ci tengono a rassicurare il pubblico dell'Academy (forse anche per tentare di tamponare l'emorragia di ascolti): quest'anno sarà diverso, dicono, e assolutamente cinematografico.
"So che sarà diverso da tutto ciò che è stato fatto prima, quindi ci stiamo affidando a questo", ha dichiarato Soderbergh durante una conferenza stampa con i colleghi produttori Jesse Collins e Stacey Sher. I presentatori interpreteranno versioni di sé stessi, recitando dialoghi imparati da copioni, tanto che il regista dice: "Vi sembrerà di guardare un film".
Soderbergh ha anche cripticamente fatto riferimento alle restrizioni anti-Covid che verranno adottate, affermando: "Le mascherine avranno un ruolo molto importante nella storia di questa serata".
Sono da abbandonare, comunque, le previsioni di un'atmosfera deprimente. "Sarà uno spettacolo molto sincero, e sarà anche ottimista", ha detto Collins, ormai rodato sulle celebrazioni sotto pandemia, visto il suo coinvolgimento ai Grammy e al Super Bowl: "Ci mostrerà dove possiamo andare in futuro. E penso che sia esattamente ciò che gli Oscar debbano essere in questo momento".
"Dobbiamo riconoscere quello che abbiamo passato - ha aggiunto Sher - ma dobbiamo anche lottare per il cinema".
Appuntamento alla notte tra il 25 e il 26 aprile, dunque, con gli Academy Awards più cinematografici di sempre.
Fonte: The Hollywood Reporter (via Uproxx)
Problemi tecnici, sonnellini in diretta, candidati vestiti con camicie hawaiane o felpe con cappuccio per nascondere o tentare di dissimulare l'intima tristezza dei collegamenti da remoto.
Non i soliti festival sfarzosi, insomma.
Il prossimo grande appuntamento riguarda i premi cinematografici più mediaticamente in vista del mondo, ovvero i premi Oscar. Ebbene, i produttori della cerimonia di quest'anno, tra cui spicca il vincitore alla miglior regia del 2001 Steven Soderbergh, ci tengono a rassicurare il pubblico dell'Academy (forse anche per tentare di tamponare l'emorragia di ascolti): quest'anno sarà diverso, dicono, e assolutamente cinematografico.
"So che sarà diverso da tutto ciò che è stato fatto prima, quindi ci stiamo affidando a questo", ha dichiarato Soderbergh durante una conferenza stampa con i colleghi produttori Jesse Collins e Stacey Sher. I presentatori interpreteranno versioni di sé stessi, recitando dialoghi imparati da copioni, tanto che il regista dice: "Vi sembrerà di guardare un film".
Soderbergh ha anche cripticamente fatto riferimento alle restrizioni anti-Covid che verranno adottate, affermando: "Le mascherine avranno un ruolo molto importante nella storia di questa serata".
Sono da abbandonare, comunque, le previsioni di un'atmosfera deprimente. "Sarà uno spettacolo molto sincero, e sarà anche ottimista", ha detto Collins, ormai rodato sulle celebrazioni sotto pandemia, visto il suo coinvolgimento ai Grammy e al Super Bowl: "Ci mostrerà dove possiamo andare in futuro. E penso che sia esattamente ciò che gli Oscar debbano essere in questo momento".
"Dobbiamo riconoscere quello che abbiamo passato - ha aggiunto Sher - ma dobbiamo anche lottare per il cinema".
Appuntamento alla notte tra il 25 e il 26 aprile, dunque, con gli Academy Awards più cinematografici di sempre.
Fonte: The Hollywood Reporter (via Uproxx)