Intervistato dall’Indipendent, Viggo Mortensen si è duramente sfogato riguardo le critiche su Green Book. Nonostante abbia vinto il premio Oscar come miglior film, Green Book è stato da subito criticato sia per la rielaborazione del tema del “salvatore bianco” sia per le inesattezze storiche: proprio nel 2018 Maurice Shirley – vero fratello del personaggio interpretato da Mahershala Ali – definiva il film come “una sinfonia di bugie”.
A tali critiche Mortensen risponde così: “Molte delle critiche rivolte a Green Book non solo erano irragionevoli, ma anche imprecise, mendaci e irresponsabili. Basate su un mucchio di caz*ate, per tornaconto personale e niente di più. Ormai è diventato un cliché dire: “Questo sarà il Green Book di quest’anno”. Green Book è diventato un dispregiativo”
Questa è già la seconda occasione nel giro di pochi giorni in cui Mortensen si trova a dover affrontare alcune controversie: l'1 dicembre vi avevamo dato notizia delle polemiche legate a Falling. Il film, presentato allo scorso Sundance Film Festival, rappresenta l'esordio alla regia dell'attore e racconta la storia di un uomo omosessuale costretto a convivere con un padre anziano e incapace di accettare l'omosessualità del figlio.
Alle critiche, secondo cui solo un omosessuale dovrebbe interpretare un personaggio omosessuale, Mortensen ha risposto: "Sono i tempi in cui viviamo e ritengo positivo sollevare certe questioni. In breve però posso dire che non pensavo fosse un problema. Le persone mi chiedono: “E Terry Chen, che interpreta mio marito nel film, omosessuale?”. La verità è che mai chiederei a qualunque il suo orientamento sessuale facendo un casting. E poi, cosa ne sapete della mia vita? Date per scontato che io sia del tutto etero. Forse lo sono, forse no. E non penso siano affari vostri, voglio solo che il mio film funzioni e che il personaggio di John sia efficace".