Al termine del workshop dedicato a Paolo Sorrentino, abbiamo proposto ai partecipanti di scrivere un elaborato su un elemento emblematico del cinema di questo talentuoso regista. Ecco i lavori che hanno meritato la pubblicazione!

Maria Serena Pasinetti

Titta e l’amicizia

Il finale del film Le conseguenze dell'amore è quanto di più apparentemente spiazzante ci si possa aspettare.

Il film sembra "finire" con Titta che affonda nel cemento ancora una volta con un viso immobile mentre "vede" con il ricordo le persone che gli hanno fatto sentire di essere umano.
Il viso che scompare nel cemento è agghiacciante nella sua solitudine.

Ma il bellissimo film di Sorrentino non finisce qui.

Ecco apparire un uomo che nel silenzio delle montagne del Trentino si collega al nostro protagonista dall'alto di un palo della luce e "quando la malinconia lo assale" pensa a Titta, il suo migliore amico.

Già in precedenza qualcuno aveva ricordato a Titta che l’amico aveva scelto di fare un lavoro in solitaria sulle montagne, difficile, rifiutato da tutti.

E Titta riscopre nel finale del film il ricordo di questo amico che ha fatto come lui una scelta in solitudine. Una scelta di valore però rispetto alla sua.

Ma possiamo chiederci se è stato anche il ricordo di questa amicizia una ...conseguenza...della sua se pur drammatica riabilitazione?

Soldi restituiti alla coppia, la scoperta di un sentimento a lui sconosciuto, una cosa però è certa...rimane il ricordo nella mente del suo amico.

Sorrentino con il suo filo di dolore che lo perseguita, sicuramente anche a causa delle sue tristissime vicende familiari, dà a questo film un sussulto di positività con un discorso sull'amicizia.
Un amico è per sempre dice Titta.

E se il titolo del film fosse stato Le conseguenze dell'amore (e dell'amicizia)?