Jean-Pierre

Melville

20 ottobre 1917, Parigi (Francia) — 2 agosto 1973, Parigi (Francia)
Maestro assoluto del noir francese, in particolare della sottocategoria conosciuta come “polar”, che abbraccia anche il poliziesco. Dopo aver girato un primo cortometraggio in 16mm, esordisce al cinema con il notevole dramma Il silenzio del mare (Le silence de la mer, 1947). Negli anni Cinquanta, ispirandosi a Billy Wilder e John Huston, realizza il suo primo “nero”, Bob il giocatore (Bob le flambeur, 1955). Il grande cinema americano rimane un modello costante, rivisto però attraverso una sensibilità tutta europea. I suoi due attori di riferimento, dal 1961 fino al 1972, anno del suo ultimo film, sono Jean-Paul Belmondo e Alain Delon. Negli anni Sessanta arrivano i suoi capolavori più noti, Lo spione (Le doulos, 1962), Tutte le ore feriscono... l'ultima uccide (Le Deuxième Souffle, 1966) e Frank Costello faccia d'angelo (Le Samouraï, 1967). La sua penultima opera, I senza nome (Le cercle rouge, 1970), è la sua summa poetica definitiva.
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