Michael

Haneke

23 marzo 1942, Monaco di Baviera (Germania)
Premi Principali
Oscar al miglior film straniero 2013
Palma d'oro al Festival di Cannes 2012
Palma d'oro al Festival di Cannes 2009
Premio per la miglior regia al Festival di Cannes 2005
Regista e sceneggiatore, figlio d'arte (madre attrice, padre regista), studia filosofia e psicologia all'Università di Vienna e, in seguito, diventa critico cinematografico. Esordisce al cinema già in là con gli anni, dopo una lunga esperienza in TV. Autore intransigente, premiatissimo ai festival internazionali, tratta tematiche forti e storie non ordinarie con sguardo lucido e distaccato. Accusato a volte di eccessiva crudeltà, il suo cinema è una spietata analisi dell'essere umano e delle conseguenze dei suoi comportamenti, che annulla ogni forma di empatia. Si fa notare già al suo primo film, Il settimo continente (Der siebent kontinent, 1989), ma raggiunge uno degli apici della sua carriera solo nel 1997, con Funny Games (1997), raggelante gioco al massacro contro le convenzioni borghesi che è anche uno dei più acuti studi sulla violenza vista al cinema. Nel 2007, ne realizza un remake americano quasi shot-by-shot, con Michael Pitt, Brady Corbet, Tim Roth e Naomi Watts. Ottiene il Gran Prix al Festival di Cannes con La pianista (La pianiste, 2001), disturbante dramma magnificamente interpretato da Isabelle Huppert e Benoît Magimel (anche loro entrambi premiati a Cannes). Una delle sue vette assolute è Niente da nascondere (Caché, 2005), esemplare indagine sul maligno che si annida nel quotidiano e sull'ambiguità della rappresentazione (voyeuristica), migliore regia a Cannes. Tra i titoli successivi, impossibile non citare Il nastro bianco (Das weiße Band – Eine deutsche Kindergeschichte, 2009) e Amour (2012), entrambi premiati con la Palma d'oro al Festival di Cannes.
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