Nanni
Moretti
19 agosto 1953, Brunico
Premi Principali
Palma d’oro al Festival di Cannes
2001
Premio per la miglior regia al Festival di Cannes
1994
Regista, sceneggiatore, produttore e attore italiano, da sempre interprete di tutti i suoi film. Figlio di Luigi Moretti, docente universitario di epigrafia greca, e Agata Apicella, insegnante liceale, fin da bambino coltiva le sue due più grandi passioni, la pallanuoto, che praticherà a livello agonistico, e il cinema. Dopo aver ultimato il Liceo Classico Lucrezio Caro di Roma vende la sua collezione di francobolli per comprare una Super8, con la quale inizia a girare i primi cortometraggi insieme agli amici nel 1973. È in un clima di estremo sarcasmo e profonda disillusione giovanile che si sviluppano i suoi esordi, a partire da Io sono un autarchico (1976), uscito inizialmente al Filmstudio di Roma e diventato immediatamente un caso culturale inaugurando la saga cinematografica di Michele Apicella, alter-ego di Moretti. Un successo confermato da Ecce bombo (1978), film di culto generazionale ricco di situazioni e citazioni stralunate e paradossali, entrate a far parte indelebilmente dell’immaginario collettivo. Nel 1981, con Sogni d’oro, vince il Leone d’argento - Gran premio della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Dirige in seguito Bianca (1983), La messa è finita (1985), Orso d’argento al Festival di Berlino, Palombella rossa (1989), radiografia impietosa e nevrotica dello stato confusionale della sinistra italiana veicolata attraverso la pallanuoto, e i diaristici e autobiografici Caro diario (1993, film a episodi premiato per la miglior regia a Cannes) e Aprile (1998), diviso tra le elezioni politiche del 1994 e la nascita del figlio Pietro, nei quali abbandona per sempre la maschera di Apicella. Nel 1991 acquista a Roma una vecchia sala trasteverina e la trasforma nel cinema Nuovo Sacher, ancora oggi di sua proprietà (il nome viene dalla risaputa passione di Moretti per la celebre torta, già omaggiata dalla sua casa di produzione, la Sacher Film). Nel 2001 conquista la Palma d’oro a Cannes con La stanza del figlio, asciutto spaccato familiare sull’elaborazione di un tragico lutto. Cinque anni dopo affronta alla sua maniera, livida e grottesca, la figura di Silvio Berlusconi ne Il caimano, che suscita enormi polemiche politiche. I suoi ultimi due film sono Habemus Papam (2011), con Michel Piccoli nei panni di un pontefice che rinuncia all’incarico, e il sentito e personale Mia madre (2015). Nel 2019 inizia le riprese di Tre piani, suo primo adattamento cinematografico da un romanzo (il libro omonimo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo). Tra le sue interpretazioni in film diretti da altri spiccano Il portaborse (1991) di Daniele Luchetti e Caos calmo (2006) di Antonello Grimaldi.
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