Nuri Bilge
Ceylan
26 gennaio 1959, Istanbul
Premi Principali
Palma d’oro al Festival di Cannes
2014
Premio per la miglior regia al Festival di Cannes
2008
Regista, sceneggiatore, produttore, montatore e direttore della fotografia turco. Dopo gli studi di ingegneria elettrica coltiva la sua passione per le immagini e la fotografia ed esordisce nel 1997 con Kazaba, ambientato in un remoto villaggio della Turchia, cui segue Nuvole di maggio (Mayis sikintisi, 1999), nel quale sono già presenti la cupezza esistenziale e i malesseri di matrice antonioniana che si ritroveranno in tutta la sua filmografia. Nel 2002 dirige Uzak, storia di due uomini al capolinea in cui si intravedono echi autobiografici (uno dei due protagonisti è un fotografo), premiato con il Grand Prix della giuria al Festival di Cannes, del quale è un ricorrente e pluripremiato affezionato. Vi torna, in concorso, con Il piacere e l’amore (Iklimler, 2006), storia d’amore sofferta e da lui stesso interpretata, che si aggiudica il premio FIPRESCI della stampa internazionale. Nel 2008 vince il Premio per la miglior regia con l’enigmatico Le tre scimmie (Üç Maymun), mentre nel 2011 e nel 2014 si aggiudica un altro Grand Prix e la Palma d’oro rispettivamente per C’era una volta in Anatolia (Bir zamanlar Anadolu’da), intricata detection story che presta il fianco, come spesso accade nei suoi film, alla radiografia del proprio paese, e per il più letterario Il regno d’inverno – Winter Sleep (Kis uykusu). Nel 2018 torna sulla Croisette con il suo film meno ispirato, L’albero dai frutti selvatici (Ahlat Agaci).
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