Un eroe
A Hero
2021
Paesi
Francia, Iran
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
127 min.
Formato
Colore
Regista
Asghar Farhadi
Attori
Amir Jadidi
Mohsen Tanabandeh
Fereshteh Sadre Orafaiy
Sarina Farhadi
Rahim (Amir Jadidi) si trova in prigione a causa di un debito che non è stato in grado di pagare. Durante un congedo di due giorni, cerca di convincere il creditore a ritirare la denuncia, ma le cose non vanno come previsto: Rahim scopre che la sua ragazza ha trovato una borsa con delle monete d’oro ma decide che non è quella la strada per sanare il suo debito. Quando si diffonde la notizia, diventerà famoso e le persone faranno una colletta per aiutarlo.
Tre anni dopo lo spagnolo Tutti lo sanno, Asghar Farhadi torna a lavorare in Iran e ritrova quel tocco personale che sembrava aver perso con quella parentesi lontana dal suo paese. Forse anche per un desiderio di ripartire, Farhadi riprende le dinamiche tipiche del suo cinema, con tutti gli elementi che l’avevano reso grande con film come Una separazione: in Un eroe tutto ruota attorno a un evento, che genererà conseguenze e imprevisti, oltre che diversi punti di vista. Allo spettatore, ancora una volta, l’ardua sentenza di scegliere da che parte stare in una pellicola che ragiona con grande forza sul senso della giustizia, mettendo appunto in campo tutte quelle riflessioni sulla morale tipiche del cinema di Farhadi. Se da un lato questi elementi rendono il lungometraggio solido e interessante, dall’altro c’è da dire che Farhadi gioca un po’ sul sicuro, lavorando bene con il copione e con la cinepresa, ma senza rischiare troppo. Nonostante questo, però, e un inizio in cui la vicenda fatica non poco a carburare, il film colpisce e cresce alla distanza, regalando un finale emozionante che rappresenta l’apice dell’intero prodotto. Il risultato è un prodotto coerente, con cui Farhadi ribadisce ad alta voce qual è la sua vera idea di cinema. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2021.
Tre anni dopo lo spagnolo Tutti lo sanno, Asghar Farhadi torna a lavorare in Iran e ritrova quel tocco personale che sembrava aver perso con quella parentesi lontana dal suo paese. Forse anche per un desiderio di ripartire, Farhadi riprende le dinamiche tipiche del suo cinema, con tutti gli elementi che l’avevano reso grande con film come Una separazione: in Un eroe tutto ruota attorno a un evento, che genererà conseguenze e imprevisti, oltre che diversi punti di vista. Allo spettatore, ancora una volta, l’ardua sentenza di scegliere da che parte stare in una pellicola che ragiona con grande forza sul senso della giustizia, mettendo appunto in campo tutte quelle riflessioni sulla morale tipiche del cinema di Farhadi. Se da un lato questi elementi rendono il lungometraggio solido e interessante, dall’altro c’è da dire che Farhadi gioca un po’ sul sicuro, lavorando bene con il copione e con la cinepresa, ma senza rischiare troppo. Nonostante questo, però, e un inizio in cui la vicenda fatica non poco a carburare, il film colpisce e cresce alla distanza, regalando un finale emozionante che rappresenta l’apice dell’intero prodotto. Il risultato è un prodotto coerente, con cui Farhadi ribadisce ad alta voce qual è la sua vera idea di cinema. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2021.
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