Professore di greco in una scuola pubblica inglese, Andrew Crocker-Harris (Michael Redgrave) è mal visto sia dai suoi alunni, sia dai suoi colleghi e viene, inoltre, tradito dalla moglie. Costretto ad abbandonare l'insegnamento per motivi di salute, Harris inizia a riflettere sui suoi fallimenti. L'inaspettato regalo di una versione dell'Agamennone di Eschilo da parte di un alunno darà al professore il coraggio di scusarsi davanti a tutti per non essere riuscito a svolgere a pieno il proprio lavoro. Adattamento della pièce teatrale di Terrence Rattigan (che firma la sceneggiatura), un dramma psicologico intenso e toccante, costruito prevalentemente sui non detti e sui dettagli valorizzati da una macchina da presa implacabile e da una messa in scena che, pur conservando la teatralità di fondo del testo, riesce a non essere mai statica, garantendo un coinvolgimento emotivo sempre molto alto. Opera malinconica e ficcante, tanto abile nello svelare l'ipocrisia di una società perbenista sempre pronta a giudicare e a umiliare, quanto struggente nel descrivere la resa dei conti di uomo con la propria vita, pronto ad accettare i propri fallimenti come educatore e come individuo. Senza mai concedersi a facile derive retoriche o sentimentali, il film sa emozionare anche grazie alla strepitosa prova di Michael Redgrave, tutta giocata in sottrazione, impegnato in un ruolo non semplice ma interpretato con brillantezza e acuta intelligenza come mostra il commovente monologo finale. Il titolo originale cita Robert Browning, poeta e drammaturgo, autore di una celebre traduzione dell'Agamennone di Eschilo. Presentato in concorso al 4º Festival di Cannes, il film ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura e per la migliore interpretazione maschile andato allo stesso Redgrave. Mike Figgis ha girato un remake, I ricordi di Abbey (1994), con Albert Finney.