1945, in una Tokyo in fase di ricostruzione dopo la guerra, si dà inizio a una serie di incontri con diversi “maestri del fast food”. Da lì in avanti, si sviluppa una sorta di panoramica di cinquant'anni di storia nipponica, letti attraverso la lente dei mangiatori di strada. Potrebbe sembrare un documentario, ma non lo è. Mamoru Oshii (autore di Ghost in the Shell del 1995) mescola stili, colori, idee e suggestioni: l'alternanza include animazione, immagini reali, ritagli dei personaggi. Gli esseri umani si muovono alla stregua di marionette in questo bizzarro guazzabuglio che mette davvero troppa carne al fuoco. Qualche spunto c'è, ma è imperdonabile una simile durata per un progetto che sarebbe stato più comodo nello spazio ristretto di un cortometraggio. Invasiva e troppo persistente, la voce narrante non fa che amplificare i limiti di una visione faticosa ed estenuante. Presentato nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia 2006.