Ammonite
Ammonite
2020
Paesi
Gran Bretagna, Australia, Usa
Generi
Biografico, Sentimentale, Drammatico
Durata
120 min.
Formato
Colore
Regista
Francis Lee
Attori
Saoirse Ronan
Kate Winslet
Gemma Jones
Fiona Shaw
Inghilterra, 1840. La paleontologa Mary Anning (Kate Winslet) lavora in solitudine, vendendo fossili a ricchi turisti per mantenere se stessa e la madre malata. Un giorno si presenta al suo negozio un geologo, che affiderà alle cure della stessa Mary sua moglie Charlotte (Saoirse Ronan).
Secondo lungometraggio di finzione dell’inglese Francis Lee, dopo l’esordio con La terra di Dio nel 2017, Ammonite è un film sostanzialmente calcolato e prevedibilissimo, tanto nei suoi pregi quanto nei suoi difetti. Questi ultimi sono soprattutto in un copione totalmente studiato a tavolino, con numerose furbizie nel descrivere la relazione tra le due protagoniste: entrambe sole e desiderose di avere un affetto accanto, s’innamorano e vedono la loro esistenza cambiare gradualmente con lo sviluppo del loro rapporto. Poco genuino e vittima di numerosi dialoghi forzati e poco credibili, Ammonite regala davvero poco sul versante del coinvolgimento narrativo, mentre più incisiva è la confezione, abbastanza curata anche se ampiamente già vista. Il modello sembra essere il di poco precedente Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma, ma la regista francese aveva ben più mestiere e un talento sulla messinscena decisamente superiore. Ammonite, comunque, riesce alla fine dei conti a galleggiare, grazie alla notevolissima performance delle due attrici protagoniste: Kate Winslet, in particolare, regala una prova potentissima e sentita, sofferta e appassionante, ma anche Saoirse Ronan non è da meno. Tratto da una storia vera, il film è stato presentato nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2020.
Secondo lungometraggio di finzione dell’inglese Francis Lee, dopo l’esordio con La terra di Dio nel 2017, Ammonite è un film sostanzialmente calcolato e prevedibilissimo, tanto nei suoi pregi quanto nei suoi difetti. Questi ultimi sono soprattutto in un copione totalmente studiato a tavolino, con numerose furbizie nel descrivere la relazione tra le due protagoniste: entrambe sole e desiderose di avere un affetto accanto, s’innamorano e vedono la loro esistenza cambiare gradualmente con lo sviluppo del loro rapporto. Poco genuino e vittima di numerosi dialoghi forzati e poco credibili, Ammonite regala davvero poco sul versante del coinvolgimento narrativo, mentre più incisiva è la confezione, abbastanza curata anche se ampiamente già vista. Il modello sembra essere il di poco precedente Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma, ma la regista francese aveva ben più mestiere e un talento sulla messinscena decisamente superiore. Ammonite, comunque, riesce alla fine dei conti a galleggiare, grazie alla notevolissima performance delle due attrici protagoniste: Kate Winslet, in particolare, regala una prova potentissima e sentita, sofferta e appassionante, ma anche Saoirse Ronan non è da meno. Tratto da una storia vera, il film è stato presentato nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2020.
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