Joel (Jim Carrey) conosce per caso l'esuberante Clementine (Kate Winslet), ma qualcosa non gli torna: è come se la ragazza fosse già stata parte della sua vita e dei suoi ricordi.
Dalla mente onirica di Michel Gondry e dalla penna visionaria di Charlie Kaufman nasce una grande storia d'amore contemporanea, struggente, commovente e, al contempo, di spiccata originalità. Utilizzando l'espediente della ditta che cancella i ricordi delle relazioni finite male, la narrazione si insinua nella mente dei protagonisti, intersecando piani temporali e dipingendo quadri visivi di rara bellezza (i due innamorati sulla spiaggia o nella distesa di ghiaccio), mentre gli sfondi si disgregano e si ricompongono via via che il viaggio nella memoria prosegue. Intriso di poetica, grazie anche alle fini citazioni da Alexander Pope (il titolo originale è tratto dalla sua Eloisa to Abelard), riesce a trasportare su un piano di raffinatezza quasi trascendentale le piccole crudeltà delle relazioni amorose che, giorno dopo giorno, si sgretolano e decompongono, man mano che la cecità dell'innamoramento lascia spazio alla brutalità del quotidiano. Tragicamente reale nello scandagliare le dinamiche che prima uniscono appassionatamente e poi separano violentemente i due amanti, è un film di straordinaria lucidità travestita da onirisimo, supportato da due interpreti in stato di grazia e da un cast di contorno di alto livello: da Kirsten Dunst a Tom Wilkinson, da Mark Ruffalo a Elijah Wood. Indubbiamente una delle vette raggiunte da Gondry e una delle pellicole più rappresentative dell'amore negli anni Duemila. Indefinibile il titolo italiano da commediaccia per adolescenti, che travisò migliaia di spettatori.