Jude
Jude
1996
Paese
Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
123 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Michael Winterbottom
Attori
Christopher Eccleston
Kate Winslet
Liam Cunningham
Rachel Griffiths
June Whitfield
James Daley
James Nesbitt
Mark Lambert
Alla fine dell'Ottocento, il giovane inglese Jude (Christopher Eccleston) tenta di riscattare le proprie umili origini e un matrimonio fallimentare con Arabella (Rachel Griffiths), intraprendendo gli studi umanistici presso l'università di Christminster, dove incontra la cugina Sue Bridehead (Kate Winslet). Tra i due nascerà un amore travagliato e osteggiato, destinato a terminare in tragedia.
Terzo lungometraggio per l'inglese Michael Winterbottom, che mette in scena il cupo romanzo ottocentesco Jude l'oscuro di Thomas Hardy. Con uno stile asciutto ed essenziale, senza facili concessioni al melodramma, e mantenendo una sguardo realista sulla vicenda, il regista è in grado di trasmettere il senso di oppressione che grava prima sul protagonista Jude e poi sul rapporto frammentario e disseminato di ostacoli con Sue Bridehead. Personaggi che si scontrano con le difficoltà nel percorrere un cammino di riscatto personale, messi al muro dagli sguardi perbenisti, dalla morale sociale e religiosa e dalle rigide convenzioni dell'epoca: cause indirette che concorrono a scatenare un tragico dramma, che sembra porre fine alle speranze dei giovani, impotenti di fronte a un lutto che ha le sembianze di una punizione divina per peccati in realtà mai commessi. Momento topico dal sapore di tragedia greca, raffigurato dal regista in maniera lucida e coraggiosa, che si staglia nell'arco delle due ore di durata di un film non sempre altrettanto coinvolgente ed equilibrato, a tratti stucchevole, ma validamente interpretato, oltre che supportato da una convincente ricostruzione d'epoca. Sceneggiatura di Hossein Amini, colonna sonora di Adrian Johnston. Presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes.
Terzo lungometraggio per l'inglese Michael Winterbottom, che mette in scena il cupo romanzo ottocentesco Jude l'oscuro di Thomas Hardy. Con uno stile asciutto ed essenziale, senza facili concessioni al melodramma, e mantenendo una sguardo realista sulla vicenda, il regista è in grado di trasmettere il senso di oppressione che grava prima sul protagonista Jude e poi sul rapporto frammentario e disseminato di ostacoli con Sue Bridehead. Personaggi che si scontrano con le difficoltà nel percorrere un cammino di riscatto personale, messi al muro dagli sguardi perbenisti, dalla morale sociale e religiosa e dalle rigide convenzioni dell'epoca: cause indirette che concorrono a scatenare un tragico dramma, che sembra porre fine alle speranze dei giovani, impotenti di fronte a un lutto che ha le sembianze di una punizione divina per peccati in realtà mai commessi. Momento topico dal sapore di tragedia greca, raffigurato dal regista in maniera lucida e coraggiosa, che si staglia nell'arco delle due ore di durata di un film non sempre altrettanto coinvolgente ed equilibrato, a tratti stucchevole, ma validamente interpretato, oltre che supportato da una convincente ricostruzione d'epoca. Sceneggiatura di Hossein Amini, colonna sonora di Adrian Johnston. Presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes.
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